Giunti riesce nell’impresa mancata dal suo predecessore. Benevento ko, Cerri ed Han mandano in tilt i sanniti, poker storico.
Scritto da Raffaele Garinella il 12/08/2017Alzi la mano chi non ha pensato, al momento del sorteggio di coppa Italia ad una rivincita dei play off di una manciata di settimane fa. Certo la posta in palio era di diverso peso specifico, ma non per questo del valore di un’ amichevole. Giunti è riuscito, a differenza di Bucchi, ad esorcizzare la strega. E pensare che nel novero dei nuovi adepti, gli stregoni potevano contare anche sui due ex grifoni Brignoli e Di Chiara, considerati giustamente tra i migliori della scorsa stagione. Salvo che il primo ha assistito da spettatore non pagante ad una grande prestazione di Rosati, autore di salvataggi miracolosi che hanno mantenuto il Perugia a galla quando il risultato era sullo 0-0. Di Chiara ha invece dovuto limitare le sortite offensive per merito di uno Zanon che si è ben calato nella parte ed in più è stato autore dell’assist per l’incornata vincente di Cerri in occasione del primo goal. Ex a parte, il Benevento è stato ridimensionato, pur con l’attenuante della ripresa in dieci uomini: ma di là ha trovato un’ottima orchestra, una squadra organizzata in ogni reparto. Colombatto non è certo Redondo, ma è un regista che sa cosa fare quando ha il pallone tra i piedi. Mai un passaggio frutto del caso ma palloni smistati intelligentemente per i compagni di reparto, nell’occasione Brighi e Bandinelli. L’ex Latina, preferito ad Emmanuello e Buonaiuto si è fatto notare per velocità e tecnica. Da un suo contropiede è nata l’espulsione di Cataldi, costretto al fallo e poi allontanato per proteste. Cerri si è dimostrato bomber di razza, realizzando tre reti e sfruttando quelle peculiarità che un attaccante deve avere, il colpo di testa, la rapidità di pensiero, come nella occasione del gol di rapina che è valso il raddoppio, e poi la freddezza nel calciare il rigore. Già efficace l’intesa con Han, imprendibile per gli avversari, autentica spina nel fianco della difesa sannita. Il nordcoreano ha propiziato il secondo ed il terzo gol, mostrandosi a suo agio negli schemi di Giunti. Di Emmanuello, su cross di Pajac, la quarta rete che ha messo in evidenza l’importanza e l’abbondanza del centrocampo a disposizione di Giunti. Con un terzino sinistro di ruolo ed un trequartista, la squadra può solo crescere ulteriormente. È vietato per tutti esaltarsi, ma il poker non è stato casuale, Giunti può rallegrarsene in silenzio, dietro l’angolo c’è il campionato, l’Udinese nel prossimo turno di Coppa, ma soprattutto si è creato quel clima di fiducia che farà impennare gli abbonamenti.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com