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Gaucci day, Sala dei Notari gremita per il ricordo del Presidentissimo. Le testimonianze dei cronisti dell’epoca e del figlio Riccardo

Scritto da il 10/02/2020

La risposta, per la prima tappa del Gaucci day, è stata all’altezza delle aspettative. Erano davvero in tanti i tifosi biancorossi che hanno affollato questo pomeriggio la Sala dei Notari per ascoltare tutti gli aneddoti dei 14 anni che Big Luciano ha trascorso a capo del Perugia. Sono anche stati proiettati dei filmati che hanno ripercorso le tappe salienti di quel periodo, dal 1991, anno del suo insediamento, al 2015, data in cui si registrò il brusco finale, con un fallimento che ancora oggi grida vendetta. Il momento più emozionante e commovente si è vissuto intorno alle 18, quando ha fatto il suo ingresso in sala Riccardo Gaucci, accolto da un fragoroso applauso e da grida di incoraggiamento. Segno tangibile che come uomo il segno lasciato è stato indelebile.
 
Gianfranco Ricci, storica firma de La Nazione, racconta: “Quelli erano gli anni in cui si giocava un calcio pane e salame. Luciano è un uomo che ha sacrificato tanto, sono stati momenti di estasi alternati a delusione. Sarebbe un torto ricoprirlo solo di miele e zucchero: non sono mancati i momenti difficili con la città e la stampa. E’ rinata l’ombra di un gigante autoritario e ha saputo vincere arrivando ai traguardo dando tutto se stesso. Ha avuto il grande desiderio di dare più di ricevere”. Un aneddoto particolare: “Amava anche la maglia azzurra: chi se la dimentica la minaccia di licenziare Ahn dopo il gol all’Italia?”. I suoi propositi furono subito chiari: “Vengo per vincere, disse quel 7 novembre del ’91 quando arrivò”.
 
Una persona a lui vicina, Palmiero Ciabatta, dopo aver ripercorso la storia del Grifo sotto la presidenza Gaucci, racconta un episodio risalente al 1998, anno in cui la squadra annaspava a metà classifica dopo che i vari Perotti (due volte) e Bigon avevano fallito. “Dissi al presidente di chiamare Castagner, con cui non si era lasciato bene quattro anni prima. Mi rispose che ero matto. Io insistetti e lo chiamò, dopo che aveva rifiutato la chiamata del Pescara”. Da lì cambiò tutto: è il periodo della famosa tabella stilata da Big Luciano che il tecnico dell’Imbattibilità rispettò alla lettera. Alla fine di quella stagione fu serie A dopo un solo anno di purgatorio al termine del famoso spareggio di Reggio Emilia contro il Torino. 
 
In rappresentanza del Comune era presente il consigliere Leonardo Varasano, uno che da sempre ha il biancorosso nel cuore: “Credo sia giusto ricordare Luciano in modo spontaneo. L’indifferenza sarebbe ingratitudine. Lui merita di essere ricordato con affetto e non si può cancellare quello che è stato fatto”.
 
Chi ha avuto a che fare con lui è Guglielmo Mazzetti, da 44 anni al seguito del Grifo come cronista: “Ho conosciuto un personaggio meraviglioso che ci ha fatto vivere sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali. Ci ha ridato la peruginità e l’appartenenza. Il più generoso presidente che abbia mai incontrato”. Anche il rapporto personale andava a gonfie vele, basti pensare che “mi chiamava alle otto del mattino per chiedermi un giudizio su un calciatore o allenatore. Cosa che mi riempiva di orgoglio”. 
 
Il personaggio più atteso è Riccardo Gaucci (suo fratello Alessandro non è potuto presenziare poichè impegnato con il calciomercato), visibilmente commosso per l’affetto ricevuto: “Ero a Malta – racconta Riccardo, attuale presidente del Floriana – e saputa la notizia mi si è gelato il sangue. Ci sono stati dei contrasti, ma quando viene a mancare un genitore tutto si cancella con un colpo di spugna. Era un concentrato di energia e ha fatto divertire tutti i tifosi, Purtroppo la malattia se l’è portato via”.
 
Infine, ecco la testimonianza del direttore di Umbria Tv Riccardo Marioni, che con il collega Marco Taccucci si recò nel 2006 direttamente a Santo Domingo per intervistare Gaucci: “In quei momenti ho scoperto il lato buono del suo carattere. Inoltre mi confermò come speaker. Certo, mettersi contro il Palazzo non lo ha certo aiutato: abbiamo provato a farlo contare fino a cento ma non c’era verso…”. 
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
 
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il 10/02/2020.
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