Gaucci day, celebrata in Duomo la messa in suffragio. Il ricordo di Padre Mauro e Don Dario
Scritto da Redazione il 10/02/2020
Il momento più atteso di questo lunedì, che dedicato alla memoria di Luciano Gaucci, era sicuramente quello della messa in suo suffragio, celebrata nel tardo pomeriggio di oggi nella Cattedrale di San Lorenzo. Tantissimi i volti del Perugia di ieri e di oggi che hanno voluto rendere il doveroso omaggio a chi più di ogni altro ha scritto la storia di questa società. Tra questi citiamo Serse Cosmi, Fabrizio Ravanelli ma anche gente del calibro di Rocco Pagano e Pasquale Rocco. Non è voluto mancare nemmeno Gino Sirci, patron della Sir Safety Conad Perugia
A “capeggiare” la funzione è Padre Mauro Angelini, padre spirituale dei Grifoni, che ha così ricordato il vecchio presidente: “È veramente bello che la città si stringa insieme in occasione come queste. Chi ama veramente una persona ne ama l’anima. Siamo qui a pregare un presidente che per 13 anni ha guidato la squadra. Sabato ho parlato con dei tifosi che mi hanno preannunciato tutto ciò che avevano preparato. Le qualità di Luciano? Aveva generosità, dinamicità, creatività. Il suo saper guardare oltre faceva di lui un presidente moderno”. Purtroppo si è parlato ultimamente più degli errori che di quanto di buono ha saputo fare: “Le persone passionali sbagliano – ha aggiunto Padre Mauro – ma chi è che non lo fa? Luciano ora è davanti al Signore e farà parte della schiera degli ex presidenti che hanno fatto la storia. C’è un altro stadio in paradiso, fatto di anime che lodano il Signore. Anche qui sono certo che Luciano vorrà avere un ruolo da protagonista”. Spazio ad un aneddoto personale: “Una volta, dopo una partita andata male, lo incontrai al Percorso Verde e mi disse “Stai tranquillo che ci penso io”. Mandava i giocatori in ritiro però poi mostrava la sua generosità, mandando ai giocatori del pesce fresco. Ricordo anche Mister Galeone che non ce la faceva più”. Infine un auspicio: “Spero che il Signore guardi il bene che ha fatto. A contare, per ognuno di noi, conta l’amore che abbiamo dato, non titoli o conti in banca. L’amore misericordioso guarda le opere di bene”.
Sul finire della celebrazione spazio anche per Don Dario Resenterra: “Sono stato a lungo parroco di Bettona. Con Luciano avevo un rapporto onesto, sincero e amichevole. Sapeva aggregare e far sognare tutti, in campo e fuori. Rimarrà nel cuore di tutti i tifosi, vecchi e nuovi”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
