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Frosinone-Perugia 0-0. Grifo, un punto con merito e personalità e qualche rammarico.

Scritto da il 11/09/2021

Un pareggio sostanzialmente giusto, una prestazione di personalità e sostanza. Il Perugia torna da Frosinone con un punto meritato e che, per come sono andate le cose nei 20′ minuti iniziali del match, avrebbe potuto essere qualcosa in più. Pur se bisogna dire che, tra il 20′ e il 35′, il Frosinone ha a sua volta alzato il baricentro e costretto il Perugia a qualche brivido, complice l’eccessivo schiacciamento indietro dei grifoni, che avevano perso le misure tra i reparti.  Poi, nella ripresa, Alvini ha cambiato assetto, passando con le sostituzioni al 3/5/1/1, perché il Frosinone ha preso le misure ai grifoni e, con le sostituzioni, ha cambiato gli esterni d’attacco. Il Perugia, comunque, non ha ha rischiato nulla, neppure sui temibili calci piazzati di Ciano, e non ha mai perso il controllo della partita e ha comunque provato a vincerla, sia pure con minore continuità. Ha gestito bene la situazione, la squadra di Alvini, con  Segre già inserito negli schemi. Mentre Matos, all’esordio, non ha avuto modo di mettersi in mostra. La prova dei centrali difensivi è stata ineccepibile, a partire da Angella, il migliore in campo, e non solo per due salvataggi in extremis che valgono quanto un gol. E compreso Sgarbi che, a fine primo tempo, ha sostituito Dell’Orco, infortunato: e questa non è certo una buona notizia per il Grifo. In mezzo al campo, detto della buona prova di Segre, insufficienti le prove di Burrai (che tra l’altro non ha azzeccato nessun calcio piazzato e ha perso nella ripresa una palla sanguinosa) e di  Falzerano  in difficoltà dopo il primo quarto d’ora, come anche, in misura minore, Lisi, complice il fatto che l’atteggiamento più offensivo del Frosinone dopo la fase iniziale, li ha costretti a compiti più difensivi. In avanti, Kouan sulla tre quarti ha molto corso e prodotto, con la solita generosità , anche se resta un utile agitatore, più che un raffinato suggeritore. Murano ha toccato poche palle, ma sempre con lucidità, mettendo i compagni e se stesso in grado di finalizzare. Carretta ha corso molto di più, ma con minor costrutto e precisone. In sostanza, il Perugia è mancato dove finora era già stato carente, cioè nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione quando controllava la partita e ha avuto occasioni e situazioni notevoli e molteplici per arrivare al tiro e segnare. Il primo quarto d’ora avrebbe potuto e dovuto portare il Grifo in vantaggio, questo è il rammarico di giornata. Su questo aspetto Alvini dovrà lavorare, ma il tecnico di Fucecchio può partire da una base già collaudata e promettente. Il Perugia di Frosinone ha dimostrato di potersela giocare con tutti gli avversari e ha conquistato un punto con carattere, idee e organizzazione. E non tutte le avversarie in cadetteria possono vantare altrettante e altrettanti qualità.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 11/09/2021.
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