Feralpisalò-Perugia 0-2: usciamo dall’inferno dopo 261 giorni, chiamiamola impresa
Scritto da Redazione il 02/05/2021
É un’impresa. Non ci sono mezzi termini. Il Perugia esce dall’inferno della Serie C dopo soli 261 giorni dalla pugnalata alle spalle dello scorso 14 agosto. Un traguardo straordinario. Ancora più importante se si guarda con attenzione all’inizio e alla fine di questo lungo viaggio. A metà agosto, quando tutte le altre 59 formazioni di terza serie erano pronte, o quasi, ad affrontare la stagione, il Perugia ha dovuto essere ricostruito da zero. Cambio di dirigenti, cambio di allenatore, un mercato fatto in poco tempo mentre gli altri già erano in ritiro. Anche il ritiro è stato anomalo: breve e senza la possibilità di disputare amichevoli se non un allenamento congiunto di 35 minuti a tempo contro la Fermana.
Mentre tutti costruivano le squadre e programmavano la stagione da mesi , la squadra di Caserta nasceva tra tante incertezze.
Il pari interno contro il Fano, la sconfitta contro il Cesena e soprattutto la scoppola di Mantova facevano capire a tutto l’ambiente che sarebbe stato un anno difficile.
Fabio Caserta, uomo con grandi capacità tecniche ed umane, ha lavorato duramente, ha cambiato più volte sistema di gioco e spesso si è trovato nella conduzione di diversi inventare una formazione di emergenza. La squadra si è unita al suo condottiero ed ha remato nella direzione indicata.
Nel finale di stagione, quando la vetta sembrava irraggiungibile, i più esperti del gruppo come Rosi (criticato spesso e senza più fascia da capitano), Angella, Monaco, Burrai e Melchiorri hanno dato un contributo determinante per colmare la differenza di punti con la testa della classifica. Determinante è stato anche il contributo dei calciatori che spesso si sono seduti in panchina rispondendo presente ad ogni chiamata del tecnico (vedi Bianchimano o Minesso). In fine , per gli amanti dei numeri e delle curiosità, la svolta della stagione, probabilmente è arrivata nella gara interna contro la Triestina e come era successo sette anni prima contro l’Ascoli, un Mattia in maglia numero 18 aveva segnato il gol decisivo. Esattamente come il numero 7 (Elia oggi, Moscati ieri) ha messo in rete il pallone decisivo nell’ultima gara. Tante difficoltà all’inizio, tanti segnali nella volata finale che fanno definire impresa il traguardo raggiunto. GRAZIE RAGAZZI.
Ps: probabilmente ci sono errori ed il pezzo è scritto male ma… dopo una gioia come quella di oggi ci può stare. E sarà dura riprendersi da questa gioia immensa.
Fabio Gasparri – TifoGrifo Web Radio TV Perugia