Faroni-Santopadre, comunicati incrociati. Si va al contenzioso sull’entità delle cifre da versare
Scritto da Redazione il 27/12/2024L’incrociarsi dei comunicati tra nuova e vecchia proprietà dell’A.C. Perugia non ha, a ben vedere, aggiunto nulla al quadro sostanziale che si era delineato nei giorni scorsi e che Tifogrifo aveva già dettagliatamente analizzato. Andiamo con ordine, logico e cronologico. La società di Faroni comunica che in data 27/12 è stata pagata la seconda rata del prezzo di acquisizione della società. Il contratto di cessione delle quote prevedeva infatti la fine di dicembre per il versamento della seconda rata. Nelle settimane scorse, però, la società di Faroni aveva comunicato a Santopadre la lista dei debiti a suo giudizio emersi in aggiunta rispetto a quelli dichiarati al momento del closing. E, contestualmente, Faroni aveva fatto riferimento alla clausola contrattuale in base alla quale eventuali debiti non dichiarati emersi dopo il closing potevano essere scalati dalla quota dovuta. Santopadre replica “con sconcerto”, definendo “tendenzioso” e “capzioso” il comunicato della nuova proprietà e confermando che il bonifico da lui ricevuto è solo parziale, ma che quanto decurtato rientrerebbe però nel bilancio allegato al contratto. Ovvero, per l’imprenditore di Fiano Romano, non si tratterebbe di debiti non dichiarati, per cui l’importo relativo non poteva essere sottratto alla rata da versare. Inoltre, Santopadre fa riferimento anche alla fideiussione da lui versata a suo tempo a garanzia dell’iscrizione al campionato, rispetto alla quale non avrebbe ricevuto ancora comunicazione circa la sostituzione (che sarebbe dovuta avvenire entro il 30 settembre). Come anticipato da questa testata nei giorni scorsi, il denaro per costituire il deposito a garanzia della fideiussione è stato in realtà già versato dalla società di Faroni ad una compagnia assicurativa e sono in corso le relative pratiche burocratiche di verifica. Espletate le quali (questione di giorni) Santopadre potrà tornare in possesso dei propri fondi a suo tempo costituiti in deposito di garanzia.
Santopadre nel suo comunicato preannuncia l’apertura del contenzioso e questa è l’unica novità di giornata, anche se si tratta di uno scenario che era tra quelli possibili già nei giorni scorsi. Peraltro, risulta da fonti vicine alla proprietà attuale che sarebbe stato, invece, proprio Faroni ad adire per primo le vie legali per portare in causa Santopadre. Il contenzioso, a questo punto, se la questione fideiussioni verrà chiusa a giorni, verterà sulle decurtazioni delle rate operata da Faroni e contestata da Santopadre. Insomma, un giudice dovrà stabilire quale è la giusta interpretazione delle clausole relative ai presunti debiti non dichiarati. Il contenzioso perciò verterà essenzialmente sull’entità delle somme versate da Faroni a Santopadre. A questo punto, si tratta di una questione tra le parti che dovrà dirimere il giudice di competenza, senza alcuna conseguenza sulle quote societarie passate di proprietà.
Nota ufficiale del Perugia calcio
“Si comunica che in data 27/12/2024 è stata pagata la seconda rata del prezzo di acquisizione delle azioni di Perugia Calcio SRL, attraverso le modalità previste contrattualmente al momento dell’acquisto.
Ancora una volta la nuova gestione societaria dimostra il suo costante impegno nel continuare a costruire un Perugia equilibrato, solido, in costante crescita e nel rispetto dei propri obblighi.”
ECCO IL COMUNICATO DI SANTOPADRE.
“Leggo con sconcerto il tendenzioso comunicato dell’A.C. Perugia Calcio. Il bonifico è stato effettuato per un importo parziale, decurtato di importi che pur erano presenti nel bilancio allegato al contratto per costituirne parte integrante. Per di più, sino ad oggi non ho ancora avuto alcuna notizia circa la sostituzione (che avrebbe dovuto avvenire entro il 30 settembre 2024) delle fideiussioni da me rilasciate. Anche a tale riguardo il capzioso comunicato nulla dice. A questo punto è inevitabile il contenzioso al quale speravo di non dover dare avvio”.”