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Ecco le prime parole del neo presidente Javier Faroni (dalla diretta X di Daniele Orlandi)

Scritto da il 11/09/2024

 

Faroni in pillole: la presentazione del nuovo presidente.

Buongiorno a tutti. C’è un traduttore per agevolare la comprensione

Sono felice di far parte della storia di questo club e di essere qui a Perugia. Siamo una grande squadra che sta lavorando per il Perugia, perché le cose importanti non si fanno mai da soli. Ringrazio tutti quelli che han lavorato al mio fianco.

Ringrazio la mia famiglia sempre al mio fianco che mi permette una grande flessibilità e questa settimana sarà presente qui con me. Ringrazio tutti i dipendenti che ci hanno accolto con vero calore.

Un ringraziamento particolare a Massimiliano Santopadre, che sa molto di calcio, e ha reso questo accordo molto semplice. Lui è parte della storia del Perugia e del suo parere va tenuto conto.

Un grazie anche alla sindaca Ferdinandi, con cui ho parlato a lungo ieri. Mi ha dato suo sostegno a lavorare insieme per la causa del club e questo ci dà molta sicurezza e tranquillità.

Ai tifosi dico che son rimasto molto sorpreso per la passione con cui si vive il calcio qui a Perugia, mi ha colpito l’amore della gente per il Grifo, che non si vede tanto spesso nel mondo e vedo qui tutti i giorni (si emoziona fino alle lacrime nel pronunciare queste parole )

E vedo questa passione in tifosi di tutte le età: ieri ho conosciuto un tifoso che da 50 anni fa l’abbonamento. Lavorerò perché il Perugia sia conosciuto in tutto il mondo.

Sono venuto dall’Argentina per un club di serie C perché ho anzitutto un cuore italiano per vincoli familiari, e amo l’Italia; in secondo luogo, ho avuto possibilità di acquisire altri club nel mondo ma nelle altre circostanze non si è accesa la scintilla che mi ha portato a voler acquistare.

Tempo fa son venuto come turista con mia moglie e la città mi è piaciuta molto in tutti i suoi aspetti e ho deciso che qui volevo lavorare.

La nostra priorità è la situazione economica del club, che è delicata. E perciò il primo lavoro è occuparsi di questo, perché senza equilibrio economico non si possono raggiungere gli obiettivi sportivi. Poi si passa a lavorare sugli aspetti sportivi a lungo termine, ma già nel prossimo mercato faremo da subito ciò che può servire.

Sulle cifre di acquisto del club non posso dirle perché il contratto è vincolato da clausole riservate, ma posso dire che le cifre circolate su alcuni media non sono esatte. E, poi, aldilà delle cifre, ai tifosi interessa più il progetto sportivo e cosa faremo. So già per esempio che dovremo investire in infrastrutture.

Ho pochi talenti, ma certo uno che ho è che so scegliere le persone con cui lavorare, e se uno deve fare cose importanti, non può farle da solo. Io non sono un personalista e il nostro non sarà un club presidenzialista.

Ho scelto come collaboratori persone di Perugia e di loro mi avvarrò; purtroppo non potrò vivere stabilmente a Perugia, anche se lo vorrei; ma ho altri affari nel mondo. In ogni caso verrò spesso, ogni mese.

Parte del debito con l’erario è stato finanziato, parte verrà pagato più avanti, ma ci stiamo lavorando, e vogliamo dare equilibrio alla società per non dover rincorrere sempre i debiti, ciò che impedisce una programmazione e un lavoro seri.

Il progetto sportivo: adesso è un 50% del nostro lavoro, l’altra metà è il consolidamento finanziario. Noi dobbiamo evitare di fare su e giù per le serie del calcio italiano. Dobbiamo stabilizzarci. Dapprima la serie B, poi salvarci lì, poi tentare la scalata alla A. Ma sempre facendo il passo sicuro.

Domenica scorsa il primo impatto è stato col traffico dell’autostrada verso Carpi. La sensazione è che il Perugia non merita la serie C, e quindi per la sua storia bisogna uscirne prima possibile.

La prima partita che ho visto è stata comunque quella di Latina, dove ero presente in incognito e Santopadre era lì vicino a me, ma non ci eravamo ancora conosciuti. A Latina ho visto un tecnico che aveva una sua idea di gioco, che fa un lavoro serio. E quindi ho sentito che c’è un terreno fertile su cui lavorare.

Credo che anche il settore giovanile che dà giocatori alla prima squadra, è un fatto importante su cui lavorare.
Sullo stadio Curi, in situazione critica: il comune lo vuol rinnovare per settori. Ho parlato con la sindaca Ferdinandi che mi ha detto che il progetto di ristrutturazione è finalizzato ad avere uno stadio aperto al 100%, in tutti i settori, in breve termine.

Sul progetto nuovo stadio, non sono coinvolto. Ma qualsiasi progetto di ristrutturazione del Curi dovrà tener conto e rispettare la storia dello stadio.

Non sono nativo di Mar del Plata, ma di Cordoba. A Mar del Plata, però, da 37 anni lavoro come produttore teatrale.

Ho detto alla sindaca Ferdinandi che per tutto quello che può essere utile con l’Argentina, ci sarà da parte nostra la massima collaborazione, vista la passione della sindaca per il Grifo. Intanto, dalla prossima partita, a titolo gratuito, sulla maglietta del Perugia ci sarà la scritta Città di Perugia, a sottolineare il legame stretto tra squadra e città.

Non necessariamente bisogna far parte della società con quote per far parte della squadra, del club. Ci saranno collaboratori che con passione lavoreranno nel e per il club. Quando uscirà la lista del nuovo organigramma, vedrete che ci saranno persone della società e persone esterne che daranno collaborazione e avranno visibilità con ruoli attivi.

Santopadre è persona importante, che ha un’esperienza notevole e che va ascoltata; non avrà, anche per una decisone sua, un ruolo nel club, perché ha altri impegni di lavoro; però è disponibile a collaborare e mi aiuterà molto nel creare relazioni con il calcio italiano.
Dal giorno della firma non ho più visto Santopadre, presto comunque ci vedremo. Lo ascolterò, anche se la decisone finale sarà solo mia. Per scontri o litigi passati: non mi interessano, io guardo avanti.

Academy, il settore giovanile del Perugia è uno dei migliori al mondo, dobbiamo ancor più valorizzarlo con professionisti e un’approccio serio, perché è il nostro futuro.

Rapporto con la città in senso lato: si credo che dovremo riallacciare rapporti stretti con la città sotto tutti gli aspetti. Faremo di sicuro iniziative per creare un club aperto, perché abbiamo bisogno che tutta Perugia scenda in campo con noi.
Se in passato non si sono curati abbastanza i rapporti con la città, bisogna assolutamente recuperare, perché i perugini amano il Grifo, ma negli ultimi anni non hanno partecipato in molti.

Se vogliamo coltivare i talenti provenienti da tutto il mondo, determinante sarà la foresteria.

Grazie a voi per la presenza. Grazie ai tifosi, che sono straordinari. Chiedo loro di avere pazienza perché il calcio è fatto anche di sfumature: palla sul palo e fuori o dentro è questione di inezie, non è una questione matematica, per cui ci vuole calma e pazienza, senza parlare di colpe di questo o quello.

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