È il giorno del battesimo in biancorosso di Roberto Breda: “Per uscire dalla crisi serve concretezza e un pensare comune”
Scritto da Redazione il 27/10/2017Dopo il primo allenamento di ieri pomeriggio il nuovo allenatore del Perugia Roberto Breda, scelto in sostituzione dell’esonerato Giunti, ha finalmente fatto la conoscenza degli organi di informazione. Reduce da un esonero forse inaspettato da parte della Virtus Entella, il tecnico veneto ha spiegato con chiarezza diversi concetti utili affinché i biancorossi escano il prima possibile da una crisi di gioco e di risultati che si è fatta pericolossissima.
Il tutto non prima però che Roberto Goretti, direttore dell’area tecnica, pure lui presente alla conferenza stampa, facesse brevemente gli onori di casa: “Sono qui per dare il mio benvenuto al mister Breda. Cercheremo di metterlo nelle migliori condizioni per lavorare e per aiutare la squadra come siamo certi potrà fare”.
Viene poi il turno di Breda, sicuramente molto conosciuto da questa parti: “Ho visto giocare il Perugia tante volte, soprattutto a Cittadella, visto che abito a Bassano del Grappa. È una squadra che avuto una grande metamorfosi: straripante nelle prime partite, insicura e a tratti imbarazzante nelle ultime. Ho trovato dei ragazzi in grosse difficoltà psicologiche, ma bisognosi di risposte che devono essere trovate. È importante rimanere concentrati sulle cose concrete, arrivando a delle soluzioni senza cercare alibi. Sappiamo di avere delle qualità, ma queste da sole non bastano; il calcio è fatto soprattutto di duello individuali e dobbiamo essere bravi a vincerli”. Una piazza che Breda conosce bene: “Ho vissuto questo ambiente tante volte da avversario. So magari di non avere un grande pedigree, ma non conta quello che la gente dice oggi, l’importante è che pensi bene tra qualche mese. Soltanto con i fatti posso conquistarmi la fiducia. Posso dire che da parte mia c’è sempre stata grande ammirazione”. Due gli elementi che hanno indotto l’ex centrocampista ad accettare la sfida: “L’ambiente e il gruppo di lavoro. Qui ci sono cose qualitativamente interessanti, ma come detto non bastano. Non vince il più bravo, ma chi è piu squadra. Bisogna avere un pensiero comune”. Domani si gioca a Cremona contro un avversario tra i più insidiosi: “Nessun alibi per le assenze, dobbiamo andare lì per fare risultato, come del resto da qui a fine campionato. Sono contento per le risposte di questi ultimi due giorni, ma sappiamo che dobbiamo affrontare delle difficoltà. Sarà fondamentale restare in partita e farlo con la giusta attenzione. Novità tattiche? Vedremo, mi tengo qualche riserva. Questa squadra puo giocare con tutti i moduli, bisogna trovare il vestito su misura adatto”. Breda racconta poi i retroscena che hanno portato a questa nomina: “Sono stato contattato mercoledi in tarda mattinata. Non entro nel merito dei motivi della scelta perchè non è mio compito. Forse sarò stato più convincente, non lo so. La mia sensazione è che bisogna ritrovare ordine, anche se siamo tutti ambiziosi. Ho avuto anche altre opportunità lavorative, ma ho visto che dall’esterno i presupposti sono fantastici. Questa piazza vive il calcio alla vecchia maniera e ce ne sono poche così ora. A me non piace fare appelli ai tifosi, sono io che con il mio comportamento devo avvicinarli, e questo posso farlo con i punti e le prestazioni”. Sugli obbiettivi non si sbottona: “Mi piace che la squadra sia concentrata sulla partita che deve venire. Occorre diventare un gruppo vero per esserlo dobbiamo essere concreti, sin da subito. Ci aspetta una brutta gatta da pelare, ma non significa che non possiamo fare bene. La B è una brutta bestia e va consolidata come primo obbiettivo”. Il match dello Zini cade per lo più nel quarantesimo anniversario della scomparsa di Renato Curi: “Figuriamoci se non sento queste cose – assicura il neo tecnico – L’anima di una squadra è composta da queste tradizioni e da persone che hanno fatto la storia”. Infine, il ricordo dei due derby persi quando era alla guida della Ternana: “Ci ho pensato tanto – ammette il tecnico trevigiano – perchè ho capito l’importanza di questa partita. Di sicuro non la sottovaluto”.
La parola adesso, come di consueto, passa al campo. I Grifoni, dopo l’allenamento mattutino di rifinitura e il pranzo, salirà sul pullman che li porterà a Cremona dove, parola del nuovo mister, sono attese risposte concrete.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com