Coppa Italia, super Sir Conad e Trento annichilita. Domani sfida alla Lube campione
Scritto da Redazione il 27/01/2018
La premessa è doverosa: nessuno doveva illudersi che questa Diatec, risultati dell’ultimo periodo alla mano, fosse quella di Supercoppa. Non solo la Sir Conad ha dimostrato di non essere caduta nella trappola, ma di essere riuscita anche a fare meglio del match giocato di ottobre all’Eurosuole Forum. È finita con un tre a zero inequivocabile la semifinale della Coppa Italia, con i Block Devils che, grazie ad una qualità di gioco, ad una concentrazione e ad una determinazione che da tempo non si vedevano, hanno risolto la pratica in poco più di un’ora guadagnandosi più che legittimamente il pass per la finalissima di domani in programma alle ore 17:30. Ci sono fondate speranze che le cose possano andar meglio di quattro anni fa, quando i bianconeri allora guidati da Kovac cedettero senza appello a Piacenza. Allora la soddisfazione per aver raggiunto l’ultimo atto della competizione pur perdendo fu abbastanza grande visto che la società del presidente Sirci era appena alla seconda stagione in A1, questa volta ci sono tutte le condizioni perchè il finale possa essere diverso. Sul taraflex del Palaflorio si è vista una squadra convinta dei propri mezzi e che ha saputo regalare anche grandi momenti di spettacolo. Tutto questo, unito all’intensità mostrata, può creare una miscela esplosiva in grado di mettere in difficoltà chiunque, anche la Lube campione, che nonostante il 3-1 inflitto a Modena nel primo in ontro di semifinale qualche limite lo ha mostrato. Ai Block Devils il compito di approfittarne, anche con l’aiuto dei Sirmaniaci, che in oltre cinquecento hanno sovrastato di gran lunga le altre tifoserie presenti. Anche domani quindi i ragazzi di Bernardi avranno il loro uomo in più e non sarà certamente poco.
Diamo un po’ di numeri. Che il match del Palaflorio fosse a senso unico lo si è capito sin dalle battute iniziali. Le percentuali in tutti i fondamentali sono impietosi nei confronti dei trentini, che in ricezione non sono andati oltre il 29%, contro il 50% di Perugia. Bianconeri efficacissimi anche a muro (9 vs 3), così come in attacco (54% vs 38%). Dati incontrovertibili anche se un po’ inaspettati dato che Trento aveva ripreso in mano la sua stagione con una lunga striscia positiva che l’ha riportata nelle prime quattro posizioni in Superlega. Bene anche i singoli: ai 16 punti di Bata (1 a muro e 2 ace) si aggiungono i 9 di Russell e Zaytsev. Superlativo anche Anzani (cinque volte a referto), che chiude in ben quattro occasione la porta sottorete agli attacchi avversari. Sull’altro fronte i 12 punti di Kovacevic e i 9 di Vettori non sono bastati ad evitare il naufragio. Finisce quindi con il massimo scarto ed è giusto e sacrosanto che sia così.
Veniamo ora alla cronaca. Nessuna sorpresa all’avvio, con entrambi i coach che puntano sullo schieramento tipo. È Perugia a far intendere subito quelle che sono le sue intenzioni, andando subito sul 2-0 con Russell e un ace di Zaytsev. È il servizio a fare la differenza in queste fasi iniziali: ne è un chiaro esempio quello del 4-2 del martello americano. Atanasijevic sale presto in cattedra, confezionando il primo mini break (5-8) e Lorenzetti è costretto a chiamare il time out. Sospensione che sortisce i suoi effetti: Vettori, Kozamernik e Vettori annullano il divario (8-8). Equilibrio apparentemente ristabilito, ma ci pensa ancora Russell a schiodarlo, ancora dai nove metri (11-14). I Block Devils iniziano a tarare il muro e per la ricezione trentina sono dolori. Gli avanti trentini vanno a sbattere su Podrascanin (14-18); quella del serbo è una giocata che si rivelerà determinante nell’economia del set di apertura. Gli uomini di Lorenzetti perdono progressivamente fiducia e sbagliano molto, troppo. Ancora uno scatenato Russell (6 punti solo nel primo set) mette a segno l’uno due finale (spettacolare la murata di chiusura), permettendo ai bianconeri di mettere subito il naso avanti. Trento è chiamata ad una reazione e ci prova ad inizio secondo set con Carbonera; l’ace del due a zero è suo. I Block Devils sembrano patire dei momenti di nervosismo e commettono qualche errore di troppo in fase di contrattacco (5-3) ma ben presto le giuste gerarchie si ristabiliscono. Russell va ancora a segno dai nove metri, poi, dopo che Kozamernik manda fuori, Magnum e lo Zar danno un indirizzo preciso anche a questo parziale intermedio. Trento sparisce dal campo e finisce per commettere errori su errori, mentre questa Sir gioca sul velluto. Il Potke in pipe avvicina ancor più sensibilmente al traguardo ed è due a zero. Una marcia trionfale il terzo set. I settentrionali reggono fino al cinque pari com Kovacevic che spara le ultime cartucce, poi è solo Perugia. Lo Zar mette a segno il muro che induce Lorenzetti a chiamare la sospensione nell’ultimo, disperato tentativo di rianimare i suoi giocatori. È tutto inutile perchè la Sir non regala praticamente e sciorina un’intensità di gioco ed una perfezione in tutti i fondamentali che da tempo non si vedeva. La partita finisce in pratica quando in video check rileva un’invasione che gli arbitri non avevano visto (10-14). I Sirmaniaci (ma non solo) hanno poi modo di esaltarsi ammirando un eccezionale salvataggio di piede di De Cecco (avrà fatto anche il calciatore da giovane?) concluso poi alla grande da Atanasijevic (13-20). Kovacevic spedisce sulla rete il contrattacco finale.
Pura accademia quindi, con una consapevolezza di fondo: Perugia c’è e ha le carte in regola per conquistare un double che, visto quanto si è visto oggi, meriterebbe ampiamente. Ma domani pomeriggio sarà battaglia.
DIATEC TRENTINO – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 0-3
(17-25, 17-25, 17-25)
TRENTO: Kovacevic 12, Vettori 9, Kozamernik 5, Carbonera 3, Lanza 3, Giannelli 2, Chiappa (L1), Hoag 2, Zingel, N.E. – Cavuto, Teppan, Partenio, De Pandis (L2). All. Angelo Lorenzetti e Francesco Petrella.
PERUGIA: Atanasijevic 16, Russell 9, Zaytsev 9, Podrascanin 6, Anzani 5, De Cecco, Colaci (L1), Berger, Shaw. N.E. – Siirila, Ricci, Della Lunga, Andric, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 4’900.
Durata dei set: 27’, 22’, 25’.
Arbitri: Roberto Boris (PV) ed Armando Simbari (MI).
DIATEC (b.s. 18, v. 3, muri 3, errori 12).
SIR CONAD (b.s. 9, v. 6, muri 9, errori 6).
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com