Collegio CONI: il termine è perentorio, il Lecco va escluso. (Ma la Federazione può rimediare)
Scritto da Redazione il 21/07/2023
Le motivazioni con cui il Collegio di Garanzia del CONI ha accolto il ricorso del Perugia e decretato l’esclusione del Lecco dal campionati di serie B, mettono fine ad una ridda di prese di posizione giuridicamente strampalate e mediaticamente inopportune. Le argomentazioni del Collegio si sono incentrate sulla perentorietà dei termini per la documentazione da allegare alla domanda di iscrizione. Perentorietà stabilita dalla stessa Federazione Calcio (con il suo comunicato n. 66/A del novembre 2022) a tutela della certezza dei tempi e della necessità di garantire l’inizio dei campionati e l’efficace organizzazione degli stessi da parte di tutti i soggetti coinvolti. Il Collegio ha avuto buon gioco a richiamare altre precedenti sue decisioni, tutte inequivocabili nel dichiarare che, quando si definiscono termini perentori, non c’è margine per chiedere eccezioni. Insomma, si tratta di “un vero e proprio limite invalicabile”. Tanto più da parte della stessa FIGC, che li aveva voluti e stabiliti. La difesa del Lecco e la stessa FIGC, avevano cercato di giustificare il ritardo del Lecco nel produrre l’autorizzazione del Prefetto di Padova all’utilizzo dello stadio Euganeo con il ritardo dei play off di serie C. Ciò anche se, come a tutti noto, il Lecco sapeva di disputare i play off da almeno due mesi, per cui avrebbe potuto e dovuto attrezzarsi. Il Collegio del CONI non è nemmeno entrato in questo merito, data la perentorietà del termine e la mancanza di ogni norma che preveda la possibilità di regolarizzare la documentazione dopo tale temine. La parte finale della decisione del Collegio apre comunque uno “spiraglio” anche alla società lariana, laddove ribadisce che, fermo restando la motivazione della decisione, “questo Collegio non può, ad ogni modo, non evidenziare come spetti alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, nell’esercizio dei suoi ampi poteri discrezionali in materia, assumere le determinazioni consequenziali”. Cioè, la FIGC potrebbe benissimo decidere per l’ammissione anche del Lecco alla serie B. Lo potrebbe fare in nome dell’autonomia dell’ordinamento sportivo. Si tratterebbe di un provvedimento adottato in autotutela, cioè di propria iniziativa, senza aspettare le sentenze del giudice amministrativo (TAR Lazio e Consiglio di Stato) i cui tempi farebbero slittare la definizione degli organici e l’inizio dei campionati. Pare che questa soluzione stia prendendo piede, nonostante la più volte dichiarata volontà di non cambiare il format dei campionati.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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