Caserta in pillole prima di Perugia-Triestina
Scritto da Redazione il 10/04/2021
Io credo al primo posto, a Perugia si può solo ambire al massimo
Io ci credo che possiamo arrivare primi, ci ho creduto e ci crederò fino alla fine. Non é retorica, ci credo davvero, perché so come le sorti di una partita e di un campionato possono cambiare per un episodio per esperienze fatte da calciatore e allenatore. Per questo ho continuato a ripetere che noi dobbiamo restare sempre concentrati, tanto più ora che ogni gara vale doppio. E dobbiamo pensare solo a noi, non agli altri altri. In classifica siamo dietro a due squadre, per cui possiamo solo pensare a noi e non ai passi falsi delle altre, di cui non voglio parlare. Ci dobbiamo credere anche perché Perugia è una piazza importante in cui si deve solo ambire sempre al risultato massimo, ad arrivare primi. Mi aspettavo, e lo ho sempre detto, un finale così tirato e intenso, in cui ogni partita è difficile per tutti. Noi abbiamo fatto un buon percorso, pur con qualche difficoltà.
La Triestina è una squadra in salute.
Domani sarà una gara difficile sotto tutti i punti di vista. Non mi aspetto una Triestina rilassata. La squadra di Pillon ha perso a San Benedetto dopo tredici partite utili. Il fatto che abbiano giocato una partita infrasettimanale mentre noi abbiamo potuto allenarci tutta la settimana non so se è un vantaggio, vedremo in campo. Perché a questo punto della stagione conta tutto, ma l’aspetto fisico conta meno di quello mentale. Insomma, sarà una partita difficile contro squadra forte che ha superato un momento di difficoltà e ha fatto poi bene. Ho visto la partita giocata da loro con la Samb: nonostante la sconfitta, ho visto una squadra viva, che sta bene in salute.
Serve una gara attenta
All’andata venivamo da una lunga serie positiva, era una partita difficile anche perché loro avevano sostituito l’allenatore. Adesso sono cambiate tante cose. Noi abbiamo più consapevolezza della nostra forza e dobbiamo evitare tanti errori che facemmo a Trieste. Dovremo fare una gara attenta contro una squadra che, lo ricordo, era una delle candidate a vincere campionato, ha giocatori forti di categoria e un buon collettivo.
Disponibili e non
Non ci saranno Angella, Konate, e Sgarbi, che si stanno allenando ancora a parte. Favalli non è al 100%, ma spero di averlo a disposizione perché può dare un contributo importante. Gli altri stanno tutti bene, quindi ho qualche scelta in più rispetto alle ultime partite. E qualche dubbio in meno, legato per lo più a come valutare i recuperi di alcuni giocatori.
Nessun calcolo
A questo punto del campionato, non bisogna fare più nessun calcolo. Neppure quello sulle diffide, che sono una componente del calcio. Per fare la formazione non guardo le diffide, ma chi sta bene fisicamente e mentalmente. E anche chi va in campo non deve farsi condizionare da eventuali diffide, ma pensare a dare tutto e fare quello che serve nella partita che si gioca, anche sequestro dovesse costare la squalifica in quella successiva.
Vano può essere ancora decisivo
Il calcio è fatto di errori. Tutti li fanno e, come in ogni ambito umano, solo chi non opera non sbaglia. Vano dopo l’espulsione era arrabbiato e deluso, era giù mentalmente perché consapevole dell’errore fatto, del quale poi si è anche scusato. Cosa che, secondo me, non era neanche dovuta, perché il fallo non era volontario, lui è intervenuto in modo scoordinato e l’arbitro ha interpretato per la volontarietà. Io gli ho detto che non deve più pensare all’errore, ma a fare bene quello che dovrà fare adesso. La storia del calcio è piena di casi in cui alcuni elementi che magari in una stagione non sono stati determinanti, poi fanno il gol decisivo, come per esempio il gol di Del Core del Catania dopo una stagione non da protagonista, che significò la serie A. Vano si può discutere tecnicamente, ma sul piano umano è eccezionale, non dice mai una parola fuori posto e si allena sempre a testa bassa. Lui sa che può darci una mano e può anche essere determinante.
Kouan
A Verona abbiamo cambiato qualcosa nel sistema di gioco cercando di sfruttare le caratteristiche di Kouan, che è un centrocampista che sa fare la fase difensiva. Lo ho fatto giocare più avanzato per affrontare la Virtus che é una squadra fastidiosa nelle ripartenze. Kouan può giocare benissimo in in quel ruolo. Sa scegliere bene i tempi di inserimento ed è forte fisicamente. Queste sono le sue caratteristiche, a lui posso chiedere di fare questo, di meno posso aspettarmi da lui il fraseggio. La mia logica è stata sempre quella di valorizzare al massimo le qualità di ognuno. Il cambio di sistema gioco che abbiamo fatto era proprio per sfruttare al meglio le caratteristiche di tutti, perché credo che le mie idee di calcio si possono sviluppare in qualsiasi sistema di gioco.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia