Campobasso Perugia 2-1. Il post partita con Cangelosi e Giraudo
Scritto da Redazione il 23/04/2025
L’ultima caduta è quella fatale: il Campobasso vince 2-1 e priva il Perugia della possibilità di partecipare ai playoff. Un verdetto giusto, come sottolinea Vincenzo Cangelosi ai microfoni di Umbria TV nel dopo gara: “Sono deluso della prestazione, che rappresenta l’esatta fotografia della stagione in trasferta. Avevamo preparato un altro tipo di partita. Andiamo a sprazzi, magari reagiamo ma nel complesso il risultato è giusto. Eravamo andati sull’1-1 ma sono stati subiti gol evitabilissimi. Quando ci si gioca qualcosa di importante la voglia di vincere i contrasti deve essere maggiore”. Il tecnico è convinto che questa “sia una cosa mentale. Non si riesce a spingere. Avevo chiesto più intensità ma questo non è avvenuto. Una squadra si fonda anche su aspetti caratteriali. Se fuori casa si fanno queste prestazioni significa che bisognerà fare delle valutazioni perché se ci si vuole giocare qualcosa serve altro”. Ben evidente il malcontento generale: “Mi rendo conto che la gente non può essere contenta. Mi prendo le mie responsabilità perché non sono riuscito ad invertire il trend. Cercheremo di fare una squadra all’altezza della piazza e della voglia del presidente di far qualcosa di importante”. Ci si attendeva ben altro dunque: “Non si è pronti per fare questo tipo di gara anche se la settimana mi aveva dato tutt’altre sensazioni. I due anni di contratto in questo momento contano poco, cercherò di lavorare con serietà ed impegno”. Chiosa finale con il rapporto con Faroni: “Normale che si aspettasse un risultato diverso. Ci siederemo a tavolino per costruire qualcosa, cosa a cui lui tiene molto. Vedremo come organizzare il tutto”.
Un’autocritica segno di grande maturità quella di Federico Giraudo: “Chiedo scusa per questa stagione e questa partita disastrosa. Ci metto la faccia perché sono uno dei più esperti. Ho commesso un grave errore perché arrivando al pareggio si poteva ancora sperare. Siamo mancati in tutto, in primis per l’atteggiamento. Abbiamo fatto l’opposto di quel che avevamo provato. Non sarebbe stato corretto arrivare ai playoff per quanto si è visto. Bisogna ripartire e onorare la partita di domenica”. L’andamento è stato piuttosto chiaro: “Serve un esame di coscienza per quanto abbiamo sbagliato noi giocatori. Il resto costituisce un alibi. Anche io mi metto dentro perché ho perso un uomo e potevo fare meglio”. Infine: “Il pubblico ci ha sempre incitato e sostenuto. Non posso puntare il dito verso l’ambiente. Credo si sia troppo bene qui a Perugia. Il futuro? Ho un altro anno di contratto e spero di restare”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
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