Bucchi come Leonida, guidi il Grifo con coraggio contro la squadra più in forma del momento
Scritto da Raffaele Garinella il 07/04/2017Le critiche mosse dal presidente, Massimiliano Santopadre, hanno sicuramente scosso e motivato un ambiente con il morale non proprio al massimo, dopo il pareggio contro il Pisa. Questo Perugia bello da guardare, talvolta ama specchiarsi troppo, perdendo di vista la concretezza, proprio come capitato nell’ultima partita. Come di solito fa un padre, il presidente, con le ultime dichiarazioni, ha voluto spronare il Grifo, figliulo bravo, anzi bravissimo, che talvolta rende meno di quanto potrebbe, come capitato martedì sera. Una squadra da 8 in pagella che in alcune occasioni si accontenta di molto meno.
La prossima tappa vede il Perugia sbarcare in Sicilia, contro un avversario, il Trapani, profondamente mutato rispetto alla gara di andata. Merito di Alessandro Calori, abile nel mutare una squadra da molti considerata con un piede e mezzo in Lega Pro. Lavorando dapprima sull’autostima, poi sulla tattica, il tecnico aretino è riuscito a portare i calciatori ad esprimersi su buoni livelli, condendo il tutto con eccellenti risultati. Ne sa qualcosa il Bari, battuto con un netto 4-0, senza dimenticare il Benevento, annichilito a domicilio con un 3-1, che spazza via qualsiasi dubbio. Gli artefici in campo della rinascita dei siciliani sono il trequartista Nizzetto, gli attaccanti Jallow e Coronado ed il difensore Casasola, uomo partita in quel di Vicenza. Pedine fondamentali, capaci di esaltarsi ed esaltare il 4-3-1-2, modulo con il quale, in diciassette partite, sono stati ottenuti ventiquattro punti, tredici in più rispetto agli undici ottenuti dalla precedente gestione in altrettante partite. Detto questo, il Perugia è qualitativamente e tecnicamente, superiore ai siciliani. La classifica, la costanza, il gioco espresso, lo dimostrano senza ombra di dubbio. “Leonida” Bucchi lo sa bene, servirà un Grifo perfetto per avere la meglio di un avversario che, in questa fase della stagione, vive un periodo di grazia. Una battaglia dove non saranno necessari trecento uomini, ne basteranno undici, purché altrettanto valorosi. Ad attenderli non ci sarà il prode re Serse di cui preoccuparsi, caduto in novembre, ma la squadra più in forma del momento.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com