Basket Umbria: Botti di Ferragosto, Lorenzo Negrotti torna alla Valdiceppo
Scritto da Redazione il 16/08/2015
Quando ormai tre anni fa l’abbiamo visto partire per la sua Orvieto, non c’eravamo fatti molte illusioni. Averlo avuto con noi per una stagione era stato per certi versi un lusso, frutto di diverse coincidenze favorevoli, del periodo complicato che stava attraversando e del suo desiderio di cambiare aria per ritrovare convinzione e motivazione sia nello studio che nello sport.
Dell’atleta avevamo già apprezzato il talento, l’imprevedibilità, la capacità di battere il suo uomo in tanti modi diversi. Ma abbiamo scoperto molto di più, oltre a quello. Si perchè a Lorenzo non puoi non voler bene: sarà forse per quella capacità di empatia così rara che quando la incontri ti fa sentire vicino, connesso sulla stessa lunghezza d’onda, quasi a proteggere le tue debolezze con le sue. O forse per quell’aria a volte stralunata, che ti dà l’impressione che sia collegato con un altro pianeta, ma poi torna sulla terra in un istante e ti mette seduto con una esitazione in palleggio.
E’ stato qui pochi mesi, facendo da fratello maggiore a Edoardo Parretta in quella che, chissà perchè, è sempre stata la stanza più incasinata della foresteria. Ma l’impressione era davvero che fosse qui da sempre.
Giocarci contro nelle stagioni successive non è stato facile, complicato emotivamente viverlo come un avversario, anche se immancabilmente è risultato sempre decisivo. Quando ci ha confermato che davvero sarebbe di nuovo stato dei nostri, non ci volevamo credere, ci ha dato una scossa di energia e di entusiasmo fortissima. E’ acciaccato, tanto per cambiare il lavoro fisico che doveva fare per recuperare del tutto dall’infortunio al gomito l’avrà fatto a modo suo. Insomma magari ci vorrà un po’ perchè torni al cento per cento, ma chissenefrega, lo rimetteremo in piedi eccome. E all’improvviso, ne siamo certi, quando meno te lo aspetti, sbucherà dal nulla in contropiede o piazzerà una tripla che Dio solo sa come. Già, perchè a lui le cose vengono così, senza pensarci. Tu ti alleni per ore, e lui… così.
E non sarà solo in campo con la canottiera e i pantaloncini, avrà un ruolo importante in tutta l’organizzazione, a partire dai progetti scuola e dal minibaket. E’ sempre stato un istruttore molto bravo, di quelli che non hanno bisogno di alzare la voce, che i ragazzi capiscono subito che bisogna ascoltarlo. Dottore in scienze motorie, appena tornato dal corso per Istruttore Nazionale: i titoli ci sono tutti. E poi però c’è Lollo: bentornato.
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