Ascoli-Perugia 2-2. Grifoni, occasione sprecata. Ora sono solo ottavi.
Scritto da Daniele Orlandi il 28/04/2018
Il Perugia non sa più vincere. Anche ad Ascoli va due volte in vantaggio, ma viene ripreso dai volenterosi uomini di Cosmi, che ci mettono quello che hanno: cuore e agonismo. I grifoni giocano a sprazzi: nel primo tempo poco, meglio nella ripresa dove hanno spinto molto. La manovra non si sviluppa con continuità, anche se un ispirato Diamanti, dopo un primo tempi in sordina, nella ripresa gioca qualche metro più dietro (di fatto da mezzala, più che da trequartista) accende la luce e crea. Il Grifo segna due gol, oggi fa doppietta Cerri, bravo di testa su cross di Mustacchio e di piede sulla ribattuta di un tiro di Diamanti. Nei tempi migliori sarebbe bastato per vincere, ma in questo periodo la solidità difensiva in casa Perugia non c’è, e due errori regalano ad un Ascoli davvero in difficoltà la bombola dell’ossigeno. Il primo, un orrore scellerato di Leali, davvero imperdonabile nella sua uscita al limite dell’area su una rimessa laterale. Il secondo, un’apertura per Mogos, che si beve Pajac e la mette in area per la conclusione di D’Urso. La spiegazione della mancata vittoria sta tutta qui e, a ben vedere, non c’è nulla di nuovo rispetto alle ultime quattro partite. Il Perugia, causa le assenze che non hanno trovato altri interpreti in grado di rimpiazzarle adeguatamente, ha perso i suoi equilibri di squadra. La spia di questo è stata la fragilità nella fase di non possesso palla, che ad Ascoli come nel derby, come con l’Avellino e col Venezia (a Carpi andò bene perché gli emiliani si svegliarono tardi) ha fatto perdere punti a iosa. Il problema, dopo l’infortunio di Dellafiore (anche per lui stagione finita) si è ulteriormente acuito, e sarà questo il punto su cui lavorare tatticamente, con gli uomini a disposizione, nel finale di campionato. Sperando che Pajac torni quello che era e che, se Diamanti giocherà stabilmente, il 3/4/1/2 trovi il modo di non lasciare troppi varchi tra i reparti. Il Perugia ha dato qualche segnale di ripresa, ma ora dovrà migliorare la posizione in classifica, perché gli ottavi, nei play off, di solito fanno le comparse.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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