Ascoli-Perugia 0-1. Grifo, tre punti combattuti.
Scritto da Redazione il 19/10/2024Tre punti d’oro e la solita prestazione luci e ombre. Il Grifo soffre nel primo tempo, quando l’Ascoli fa poco, ma comunque nettamente di più e meglio. La squadra di Di Carlo va vicinissima al gol con Adjapong, su cui d’istinto ribatte Genelli. Gli ascolani tengono a lungo l’iniziativa e lasciano agli uomini di Formisano solo lanci lunghi, tutti imprecisi, per allontanare la palla dalla propria area. Su uno di questi, però, al 39’, Seghetti controlla, parte e serve generosamente Montevago al centro, per un appoggio in rete facile facile. La partita svolta su questo episodio perché l’Ascoli, pressato dalla situazione di classifica e dalla contestazione ambientale, perde lucidità e lascia spazi ampi per le ripartenze dei grifoni. Su due di queste, una a inizio ripresa e una ad inizio del recupero, Seghetti (poi uscito per un infortunio apparso non lieve) e Sylla (al rientro, buona prestazione condita però da troppi errori) si divorano il gol del 2-0 e lasciano così il Perugia in apprensione fino alla fine. Una volta di più, la squadra di Formisano dimostra di essere più a proprio agio quando non deve fare il gioco e può aspettare l’avversario. La partita non è stata bella, ma agonisticamente combattuta. I grifoni hanno accettato la lotta e, nella ripresa, non hanno lasciato spazi agli ascolani, protesi alla ricerca del pari. Nella formazione iniziale, Angella, in stato di grazia, ha guidato magistralmente la difesa, assistito dagli ottimi Amoran e Giraudo e da Giunti, migliore in campo. Negli spazi, a metà campo, si è messo in evidenza Bartolomei, assistito da Di Maggio (buona gara) e Squarzoni. I tre davanti (Montevago, Seghetti e Lisi) hanno dialogato tra loro anche, se spesso è mancata la precisione nell’ultimo passaggio. Le sostituzioni della ripresa non cambiano lo spirito di gruppo e la determinazione con cui i grifoni combattono, al netto di qualche imprecisione di troppo e di scelte errate nelle soluzioni offensive. Ma alla fine i tre punti arrivano e sono in sostanza meritati. Oltre che utilissimi per la classifica, anche se non fugano nessuno dei dubbi sull’identità del gioco dei grifoni.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia