Approfondimento tecnico a cura di Michele Antognoni
Scritto da Redazione il 26/04/2015Da serie A nella partita contro il Livorno si sono viste due cose. Il pubblico del Renato Curi e la reazione nel secondo tempo. Da Champions League invece la Curva Nord ed il Presidente Massimiliano Santopadre. Merito loro, soprattutto del Presidente sceso nell’intervallo negli spogliatoi a farsi sentire come solo i Grandi sanno fare e della Curva che dietro incitamento presidenziale ha preso per mano la squadra, l’hanno esorcizzata, defribillata e rianimata. Perchè c’è poco da dire: il Perugia visto il primo tempo era clinicamente morto: il “gite a batte la ghianda” sentito in tribuna provenire da un signore che nella ricorrenza della Liberazione ha scelto il Curi per rievocare quei giorni che ( a giudicare dall’età apparente) lo hanno visto protagonista, è la mirabile sintesi del pensiero di tutti al cospetto dello spettacolo offerto dai biancorossi nella prima frazione di gioco. Non pervenuti, altro che scolastici: perchè scolastici significa che almeno un’idea di come muoversi in campo ce la dovevano pur avere. Ed invece non è stato così. Se fosse stato possibile al termine del primo tempo si sarebbe dovuto procedere a lasciare in campo Koprivec, Goldaniga ( il migliore di giornata), Giacomazzi spostato a centrocampo e forse (e solo sulla fiducia per le cose mostrate in passato, di certo non nelle ultime esibizioni) Fabinho quinto a sinistra. Tutti gli altri a fare la doccia. E l’aggravante consiste nel fatto che il Livorno non abbia corso il benché minimo rischio, si trovava sopra di un gol e…mezzo, era padrone assoluto del campo pur svolgendo un compito scolastico, per davvero ( il loro), con un 3-5-1-1 compatto e nulla più, con giocatori rigidi nelle loro posizioni, senza mai un guizzo, ma con un attaccante, uno solo, che ci ha fatto letteralmente scemi. Il Sig. Daniele Vantaggiato non è un fuoriclasse: è per la categoria un fior di giocatore che prima di averlo negli ottimi piedi (e di averlo poco nel fisico) il calcio ce l’ha nella testa. Si muoveva ora alle spalle di Goldaniga, ora alle spalle di Mantovani per andare all’1 contro 1 con Giacomazzi o tirare direttamente in porta sulle precise imbeccate di Jelenic che partiva da trequartista costringendo o Mantovani o Goldaniga ad alzarsi o Fossati ad abbassarsi. Risultato con questa unica soluzione offensiva? Un gol, un altro annullato per questione di millimetri (con palla soffiata da Biagianti all’inaggetivabile Nielsen all’altezza della panchina, verticalizzazione immediata su Vantaggiato che fulimineo saettava in rete con Giacomazzi ancora dalle parti dei baracconi), un palo esterno, altre due-tre situazioni che se non fosse stato per la bandierina alzata del guardalinee a cagione esclusiva del ritardo con cui il centravanti era stato servito, Ciao Bella Ciao per restare in tema di Liberazione. Capito Ardemagni, capito Falcinelli, capito Parigini, capito Lanzafame,capito Fabinho come si deve muovere un attaccante che gioca nel 3-5-2 o nel 3-5-1-1 contro una difesa a tre il cui centrale non brilla per velocità? Avete per caso mai visto Vantaggiato improvvisare uno scatto, un girare a vuoto, uno scattare verso una zona morta nella vana speranza che qualcuno lo lanciasse o stare impalato a fare sponde su inutili palle alte da dietro? Io mai. E dire che Panucci, proprio per ovviare all’endemica lentezza di Emerson e Bernardini aveva schierato Lambrughi, un signor esterno mancino, terzo dietro. Nel timore che il Perugia facesse quello che non ha mai fatto in tutto il primo tempo, tranne che al minuto 31 (orologio guardato bell’apposta) con Nielsen o al minuto 42 con Fossati: l’inserimento del centrocampista nella zona libera tra il terzo dietro ed il quinto di centrocampo ( Gemiti) che partiva molto alto e aveva difficoltà nel lungo a ripiegare, dato il passo corto di cui madre natura lo ha dotato. Avremmo tanto voluto vedere almeno una volta quella giocata tentata da Fabinho, tanto devastante negli spazi ampi, quanto inutile nello stretto anche perchè seconda punta non è. O dall’altra parte da Nicco che l’ha solamente accennata salvo ripensarci e scaricare palla, perdendola puntualmente, siccome il palleggio si sa non gli si confa’ particolarmente. Ecco, caro Nicco: perchè da qui alla fine non ci delizi con uno dei tuoi inserimenti palla al piede con il quale in lega pro hai fatto sfracelli? Magari Camplone ti cazzia, perchè gli ordini di scuderia sono diversi, ma per una volta, chissenefrega? Provala la tua giocata, provala. Quantomeno uscirai dal campo appagato e non frustrato. Detto di tutti gli altri completamente bolliti e fuori fase (l’approfondimento sarebbe interessante, ma troppo lungo), passiamo alla ripresa.