Alessandria-Perugia 1-2. Il Grifo ribalta il risultato con personalità. La classifica sorride.
Scritto da Redazione il 22/02/2022
Una vittoria di personalità. Una vittoria che mister Alvini dedica alla memoria di Pierò Frosio, interpretando i sentimenti di tutti i perugini. Il Perugia ad Alessandria ribalta la situazione, mentale e di risultato. E dimostra che il gruppo di Alvini ha sette vite, mai darlo per finito! La prima mezz’ora è da incubo per i grifoni, con i piemontesi primi su tutte le palle vaganti, più forti nei contrasti, più veloci negli anticipi, capaci di sfondare sulle fasce (specie a destra con l’ex Mustacchio) e al centro. Il Perugia non sembra sintonizzato sulle frequenze del Moccagatta. Balbetta, non prende le misure sulle palle lunghe per Corazza, è molle e lento rispetto alla rudezza degli uomini di Longo. Carretta non carbura, D’Urso non sale mai in cattedra con le sue qualità, sopraffatto dalla fisicità di Prestia e Chiarello. L’Alessandria sbaglia il raddoppio con Palombi, fermato da un’uscita spericolata e provvidenziale di Chichizola. Tutto, insomma sembra somigliare maledettamente a Como. Ma, all’improvviso, un lampo nel buio: è il 34′, Kouan con tigna difende un pallone sulla sinistra e lo dà in profondità a Olivieri. L’attaccante, fino ad allora assente dagli schermi, dribbla con eleganza un avversario e fulmina Pisseri in uscita. Il calcio, si sa, non è matematica e adesso la partita si rovescia, col Perugia che acquisisce sicurezza e manovra con più scioltezza negli spazi. L’Alessandria accusa il colpo e fino alla fine del tempo non accende più nessuna fiammata. La ripresa prosegue su questa falsa riga. Il Perugia controlla e, quando può, affonda negli spazi. Carretta e poi Matos, appena entrato, falliscono il 3-1. Il Grifo accetta la battaglia e non sempre utilizza le sue armi migliori, potenziate dagli ingressi di Santoro, Matos, De Luca e Segre. Il Perugia così non chiude il match e resta esposto ai potenziali rischi nelle mischie cercate disperatamente dai piemontesi. Ma, di fatto, la squadra di Alvini, non rischia nulla, gestisce con intelligenza e maturità il vantaggio e impreziosisce la propria classifica con tre punti davvero importanti, per una classifica che ora sorride davvero.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia