Al Grifo spira il vento della giovinezza. Fulignati e Nicolussi si presentano: “Pronti per questa nuova avventura”
Scritto da Redazione il 11/09/2019
Non è un mistero che quello del Perugia sia l’organico più giovane della serie B ed oggi pomeriggio hanno fatto la conoscenza di stampa e tifosi due ragazzi che aspirano ad un ruolo non certamente di secondo piano in questa squadra. Parliamo del portiere Andrea Fulignati (1994) e del centrocampista tuttofare Hans Nicolussi Caviglia (2000), che arrivano in prestito rispettivamente da Ascoli (biennale) e Juventus. Idee molto chiare per entrambi su obbiettivi personali e collettivi e questo non potrà sicuramente che aiutare il mister Oddo e i compagni. Del resto non è così facile trovare nel calcio moderno giocatori con tale maturità a dispetto dell’età.
NEL SEGNO DI HANDANOVIC – Le intenzioni di Fulignati sono chiare sin da subito: “Il mio obbiettivo personale è far bene e portate avanti il progetto della scorsa stagione, quello di squadra è arrivare almeno ai playoff, dove può accadere di tutto. Mi metto a disposizione per permettere a questa società di fare un campionato almeno come quello dello scorso anno”. Le sue caratteristiche sono le seguenti: “Cerco di essere un portiere come il calcio di oggi impone. Credo di riuscire a giocare con i piedi senza grosse difficoltà e mi piace uscire sulle palle alte, aspetto ancora migliorabile”. Ma l’intento è fare il primo o il secondo? “Oggi è difficile fare una classificazione del genere. Molte società partono con due portieri in grado di essere protagonisti. Il calcio è uno sport fatto di momenti e starà a noi tenere la concentrazione alta. Certo, se mi dicevano di venire a fare il secondo rimanevo a casa, ma bisogna sempre farsi trovare pronti in caso di necessità”. Quella dello scambio con Leali è stata una trattativa piuttosto laboriosa: “Quando ho iniziato il ritiro con l’Ascoli ho pensato di restare, poi è venuta questa opportunità che ho preso subito in considerazione. Durante l’estate ho pensato che saltasse tutto, poi negli ultimi giorni c’è stata l’accelerata e sono stato molto contento”. Una promessa ai tifosi: “Non c’è nemmeno bisogno di dire quanto questa maglia sia importante. Dobbiamo mostrare sul campo le nostre intenzioni”. Con Angella il dialogo è stato piuttosto intenso: “Mi ci sentivo da un paio di mesi e mi scriveva se venivo o no. È andata bene”. Infine, il suo modello di riferimento: “Come costanza e duttilità direi Samir Handanovic. Con Spalletti è stato spesso chiamato a giocare con i piedi e anche tra i pali ha mostrato il suo valore. Ecco, se devo scegliere qualcuno da cui imparare indico lui”.
A SCUOLA DA ALLEGRI – Nicolussi, valdostano di 19 anni, si allinea al compagno per auanto riguarda le ambizioni: “Voglio condividere l’obbiettivo comune in una squadra dall’ottimo potenziale e dagli ampi margini di miglioramento. Poi migliorare giorno dopo giorno per essere utile”. Un centrocampista poliedrico: “Mi sento una mezzala, destra o sinistra è indifferente. In un centrocampo a tre credo di poter giocare ovunque. È importante essere duttili e saper fare cose diverse a seconda delle situazioni”. Il suo nome è particolare: “Sono della Valle d’Aosta e non c’entrano le origini”. La scuola è quella juventina: “Ringrazio i bianconeri che mi hanno formato. Ho imparato da tutti, soprattutto nella seconda parte della stagione. Ho cercato di captare il maggior numero di informazioni possibili, in particolare da Pjanic, che stimo e mi ha dato molti consigli”. È un Perugia dunque che punta forte sui giovani: “Mi piace molto quest’idea. Condivido inoltre l’idea di gioco del mister, cioè quella di un calcio molto propositiva”. Semplice la sua promessa: “Non posso che garantire l’impegno giornaliero e quotidiano”. Il suo maestro si chiama Max Allegri: “Avevo un buon rapporto con lui. Ho imparato tanto e ho avuto la fortuna di mettere in pratica queste cose. È stato fondamentale per la mia crescita”. Il match di Firenze e gli ultimi allenamenti potrebbero consegnarlo al campo almeno per uno spezzone di gara sabato con la Juve Stabia: “Il campo parla sempre – frena Nicolussi – e se il mister chiama mi farò trovare pronto”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
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