A Perugia è finalmente il Leali Day. Il nuovo portiere presentato al Museo: “Ho scelto il Grifo per il blasone e voglio restarci”.
Scritto da Redazione il 29/01/2018Prima una trattativa lunga con i belgi dello Zulte Waregem per nulla intenzionati a mollare la presa, poi un transfert che non ne voleva sapere di arrivare. Da ieri ufficialmente il Perugia ha finalmente un nuovo portiere, Nicola Leali, che potrà fare il suo debutto sabato 3 febbraio contro il Cittadella davanti ai suoi nuovi tifosi. Questo pomeriggio al Museo è avvenuta la presentazioni con un considerevole numero di fotografi e giornalisti al seguito.
È stata lunga ma ne è valsa la pena…
È stata una trattativa piuttosto lunga ma sono contento che tutto si sia risolto per il meglio. Vengo con la prospettiva di rimanere qua anche in futuro.
Che Perugia troverai al tuo arrivo?
Ho visto bene la squadra contro Entella e Pescara e per me quello di oggi sarà il secondo allemamento. Obbiettivo? La cosa migliore è tenere la tensione alta pensando partita per partita. Ad aprile vedremo dove possiamo arrivare.
Sei pronto per il debutto?
Sto bene fisicamente e anche mentalmente, perchè sono contento di stare qua. Ora inizierò il lavoro con il gruppo per prendere confidenza con i compagni. Io volevo venire perchè la piazza è blasonata, non ho mai avuto dubbi in merito.
Puoi dirci pregi e difetti di te stesso?
Per quanto riguarda i secondi preferisco tenerli per me, sarà il preparatore a dirmi dove devo migliorare. I pregi potrebbero essere il saper comunicare con la difesa. Domanda comunque delicata questa.
Perché insomma la strada per Perugia era così difficile?
Con il Perugia ho trovato subito l’accordo ma lo Zulte non voleva lasciarmi andare perchè voleva avere tre portieri forti. Poi per fortuna ha ceduto.
Quali sono state le esperienze più importanti fino a questo momento per te?
Positiva è stata quella con l’Olympiakos, dove abbiamo vinto il campionato. Con lo Zulte sono sorte subito delle difficoltà che mi hanno in pratica permesso di venire qua.
Quali giocatori della rosa attuale conosci?
Conosco bene Volta, con cui ho giocato a Cesena, Zanon, che ho avuto per un breve periodo in ritiro a Frosinone, e Nocchi, conosciuto in estate.
C’è qualcuno in particolare a cui devi la tua crescita professionale?
Cito Roberto Clerici, che è venuto a mancare poco tempo fa e che mi ha permesso di arrivare a Brescia e potenziare la mia crescita a livello giovanile.
In generale come ti definiresti?
Mi ritengo tranquillo. In alcune cose mi dicono che sono un po’ matto, ma non sono uno che fa delle pazzie in campo e fuori. Come hobby mi piace il tennis, guardare le macchine, giocare alla play e stare con Francesca, la mia ragazza. Poi è chiaro che dipende dai momenti.
Può pesare il paragone con Buffon?
Il paragone tra chi ha fatto la storia e uno che inizia non regge. Non sono io l’erede, voglio essere Leali e basta. Gigi è un’altra cosa. Mi interessa solo crescere e migliorare.
Infine, quale può essere il tuo auspicio per il futuro?
Girare in prestito per un portiere non è facile, perchè non si sa mai cosa trovi. Bisogna anche star bene di testa. Senza le giuste condizioni non è facile costruire rapporti con compagni e preparatori. La Juve? Si accetta perchè è la migliore squadra in Italia e per sperare di tornarci.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com