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A mezzogiorno al “Renato Curi” lezione di calcio del Milan Futuro al Perugia (0-2)

Scritto da il 27/10/2024

Nello sport non c’è mai l’umiliazione dell’avversario perché c’è sempre, nel confronto sportivo, un vincitore e un vinto, ma se questo è vero è altrettanto vero che ci sono anche tanti modi di perdere. E, oggi, Al “Renato Curi”, il Perugia, contro il Milan Futuro, ha perso nel modo peggiore. Una Caporetto. I cuccioli rossoneri, affidati a Daniele Bonera, hanno battuto i grifoni con due reti, ma lo hanno fatto come non si era mai visto, nascondendo la palla, facendoli girare a vuoto, a tratti mortificandoli con un atteggiamento di scherno e di dileggio, con una superiorità tecnica e fisica schiacciante, da lasciare sgomenti. E senza che ci fosse, da parte loro, una minima reazione, un sussulto d’orgoglio, un moto di rabbia e di vergogna. I tifosi accorsi in gran numero, approfittando anche della bella giornata, sono rimasti sorpresi, sbigottiti, increduli davanti a codesto, desolante spettacolo. Mettere le mani avanti è sempre una saggia precauzione e, alla vigilia del match, Alessandro Formisano, aveva detto che il Milan Futuro è una squadra di “grandissimo talento” e l’incontro sarebbe stato difficile, una descrizione dell’avversario incomprensibile prima della gara perché il Milan Futuro arrivava dopo aver vinto una sola partita, da ultimo in classifica, con il peggiore attacco (solo 5 gol) e dopo aver perso in casa con Pianese e con Legnago Salus. Insomma una squadra di giovani promettenti, ma niente di più. Eppure ha dato una lezione al Perugia che ha perso la partita senza praticamente giocarla, e quasi subito, cominciando, in una giornata in cui doveva assolutamente vincere perché in vetta alla classifica c’è già un quintetto di squadre ambiziose che sta per prendere il largo, con il solito atteggiamento attendista, di sofferenza che poi significa lasciare l’iniziativa agli avversari che pure senza essere eccezionali a furia di tirare alla fine riescono anche a fare gol. Com’è normale che sia. Il primo gol, al 18’, con Alesi, gli ospiti lo hanno segnato sugli sviluppi di una punizione dal limite. Il raddoppio poco dopo, al 27’, sull’ennesima incursione in area, con una rovesciata di Zeroli che ha preso il pallone su una corta respinta di Gemello. Il Perugia, fino a quel momento, è stato alla ricerca sofferta e disperata di qualche schema, di qualche idea, di qualche occasione, ma senza trovare nulla di interessante e di efficace per recuperare lo svantaggio. Il primo tiro dei biancorossi, parato dal portiere, è arrivato al 36’, poi Mezzoni ci ha provato al 40’, ma senza impensierire Raveyre. Intanto, poco prima dell’intervallo, Formisano aveva sostituito il difensore Viti con Sylla e Torrasi con Lisi. Legittimo sperare nel secondo tempo. Niente, nemmeno quando c’è stata qualche incertezza nella difesa rossonera. A dominare, a giocare come fa il gatto con il topo, ancora gli ospiti, veloci, spigliati, irridenti. E i grifoni con la bandiera bianca, della resa. Incondizionata.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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il 27/10/2024.
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