Perugia-Ascoli 2-1. Grifo, vittoria all’ultimo tuffo, premiato il coraggio.
Scritto da Redazione il 04/03/2025Nella serata in cui Perugia piange Mario Gradassi e l’amico e collega Claudio Mariani, il Grifo ritrova la vittoria che mancava da lungo tempo. Stavolta, i minuti di recupero che fin qui li avevano bastonati, premiamo i biancorossi. Una vittoria e tre punti importanti, la classifica che adesso sorride un po’ e qualche prospettiva in più di evitare sofferenze che il pubblico perugino non merita. Può bastare, stasera, anche se la partita non ha cancellato (né avrebbe potuto farlo) le tante incrostazioni negative, tecniche e di atteggiamento, che si sono accumulate in questa stagione. Il primo tempo, giocato a ritmi alti, ha fatto intravvedere i principi del credo di Cangelosi, con giocate di prima, triangolazioni e movimenti delle ali per gli inserimenti sulle fasce e la ricerca della profondità. Il rigore è nato su un’azione chiaramente preparata. Il Perugia ha messo intensità e voglia di fare la partita ma ancora, giocoforza, i meccanismi non sono perfettamente oleati e, così, le conclusioni verso la porta sono state ancora poche o nulle. Montevago non sembra ancora mentalmente a posto e raramente aiuta i compagni con i suoi movimenti, anche se ha dato il suo bel contributo in fase difensiva. Inoltre, ha pesato assai, sul piano mentale, anche il gol preso a metà del primo tempo con la solita frittata difensiva, stasera cucinata in tandem da Montevago (retropassaggio sbagliato) e da Gemello (intervento maldestro di piede e autorete sul cross basso dalla linea di fondo di Odjer). Nella ripresa il Perugia ha pagato le tante energie spese nel primo tempo, ha perso metri, ha aspettato l’Ascoli nello stretto e si è affidato alle ripartenze, senza però trovare mai equilibrio e distanze tra i reparti. L’Ascoli ha potuto così controllare il match senza evidenti problemi, ma anche il Perugia ha rischiato poco o nulla. I cambi non hanno aggiunto e, anzi, sono sembrati togliere, equilibrio e geometrie al gioco del Grifo, che però ha avuto, se non altro, il merito di provare con coraggio, anche se senza troppa lucidità, ad offendere. In questo quadro, solo un episodio poteva rompere l’equilibrio. E l’episodio è arrivato sotto forma di una giocata da destra di Kanoute che, innescato da Bartolomei, ha battuto a rete: sulla ribattuta del portiere marchigiano, si è avventato Cisco, subentrato a Matos al 58’, di infilare il 2-1 quando già si era nel recupero.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia