Perugia-Vis Pesaro 0-1. Grifo, i soliti limiti e un’ altra sconfitta beffa nel recupero.
Scritto da Redazione il 08/02/2025
All’ultima curva il Grifo sbanda, si complica la vita con un’espulsione assolutamente evitabile e, quindi, imperdonabile di Amoran (buona prestazione fino a quel momento) che squilibra gli assetti e le teste dei grifoni. In inferiorità numerica, tocca poi a Torrasi, uno dei migliori in campo, commettere l’errore che dà il là all’azione della Vis Pesaro che in pieno recupero condanna il Perugia all’ennesima amarezza stagionale. Come a Gubbio, la squadra di Zauli paga la mancanza di scaltrezza, l’incapacità di leggere i momenti del match e, quindi, di fare la scelta giuste nella gestione della palla. Eppure, la prestazione contro la quarta forza del campionato, squadra scorbutica, figlia autentica di Stellone, era stata alla pari, col Perugia che ha occupato bene il campo e ha cercato con costanza di costruire. In attesa del rientro degli innumerevoli infortunati, Zauli passa al 4/3/3. Dentro Joselito, al suo esordio tra i professionisti (buona personalità) con Broh e Torrasi ai fianchi. Davanti, Montevago con Cisco e Matos. Il primo tempo è una battaglia a tutto campo. La migliore e praticamente unica occasione è del Grifo, sull’asse Giraudo-Cisco, da sinistra a destra: l’attaccante, stasera in ombra, tira al volo ma non prende il pallone pieno. Per il resto, battaglia agonistica, contrasti e palle vaganti a tutto campo, con il Perugia più propositivo e la Vis più speculativa. Nella lotta, la Vis arriva spesso prima, ma il Perugia occupa bene il campo e non concede praticamente nulla alla squadra di Stellone. La ripresa segue lo stesso canovaccio. Gli ospiti, quando sono in fase di possesso, palleggiano meglio, però è il Perugia che tiene costantemente l’iniziativa. Nel finale, nonostante l’espulsione, i grifoni provano a vincerla, ma subiscono la beffa atroce del gol del subentrato Raychev. Un’autentica mazzata, che rischia di compromettere anche quanto di buono il Grifo riesce a fare. Quando gli errori si ripetono, però, significa che non si sono imparate le lezioni. E passi avanti non si sono fatti nemmeno sui calci piazzati, tutti sprecati senza costrutto. La sconfitta però stasera è immeritata e ingenerosa e fa malissimo. Inutile dire che adesso il rischio è che i ragazzi di Zauli vadano in depressione, mentre invece dovranno trovare in sé le energie per reagire e superare i propri limiti. Limiti di personalità e di esperienza, oltre a quelli tecnici già noti. La salvezza fuori dai play out resta alla portata. Di altri obiettivi, per ora, visto anche il mercato non esaltante, non sembra opportuno parlare.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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