Perugia Carpi 1-0. Le pagelle di Alessandro Antoniacci
Scritto da Redazione il 11/01/2025Gemello 7,5: Tutto nella ripresa, la strepitosa parata sul colpo di testa di Calanca da 2 passi, il rigore parato a Saporetti (con annessa ribattuta) e un altra bella parata a deviare in corner l’incornata in area, nonché la parata a terra su Saporetti a tempo scaduto. Decisivo.
Mezzoni 5,5: il doppio errore in occasione del rigore procurato è evidente, e gli procura anche il doppio giallo, ma nei 78 minuti precedenti è propositivo e spinge senza sosta.
Riccardi 6: il suo peso al centro della difesa si sente, mostra personalità e senso della posizione.
Dell’Orco 6,5: Averlo per il resto della stagione sarebbe fondamentale, assicura esperienza, leadership e qualità nell’impistare dalle retrovie.
Giraudo 6,5: Consueta grinta, affidabilità in fase difensiva e grande voglia di contribuire in fase offensiva. Serve un paio di buoni traversoni a Montevago, e vanifica una buona occasione per il 2-0. Finisce stremato.
Giunti 5,5: Stavolta è un pó fuori dalla gara, qualche imprecisione in fase d’impostazione e qualche inconsueta difficoltà nel leggere le trame avversarie in fase di rottura, che lo portano a girare un pó a vuoto.
Torrasi 6: Lavoro oscuro, aggiunto al minimo indispensabile in fase d’impistazione. Comunque sufficiente.
(Broh 6: Altro buon impatto, aggiunge fosforo e dinamismo alla manovra.)
Lisi 6: Si procura e realizza il rigore della vittoria, poi combina poco altro, ma va benissimo così.
(Cisco 6: colto da influenza in settimana riesce a combinare poco, ma il suo apporto sarà fondamentale.)
Di Maggio 6,5: Svaria sulla trequarti, risulta combattivo in fase di non possesso e si propone pur senza incidere come in altre occasione nell’area avversaria.
Matos 6,5: ispiratissimo nella prima frazione, efficace nell’uno contro uno fa ammonire 3 avversari e manda in crisi chiunque transiti dalle sue parti sulla trequarti. Esce tra gli applausi, ed era tempo immemore che ciò non gli accadeva.
(Bacchin s.v.)
Montevago 5,5: Non al massimo della forma, vanifica 3-4 occasioni, un paio di testa e 2 di piedi, delle quali in altre circostanze almeno un paio ne avrebbe tramutate in gol. Ma una flessione ci sta.
(Leo s.v.)
Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia