Pontedera-Perugia 2-1. È tornato il Grifo fragile e inaffidabile. Urge svolta.
Scritto da Redazione il 15/12/2024È tornato il Perugia fragile e irritante di sempre. O, forse, a ben vedere, i sette punti nelle ultime tre partite, sono stati una parentesi di fatto casuale. Chiusa la quale, si è rivisto un Grifo senza mordente, macchinoso nella costruzione del gioco e abbondantemente oltre il limite del ridicolo nel suo assetto difensivo baby, tanto necessitato quanto del tutto inadeguato. È bastato un Pontedera con i suoi due attaccanti veloci e possenti a mettere in apprensione la difesa fragile e svagata del Grifo, già nei primi minuti. Il solito 4/2/3/1 di Zauli si rivela incapace di far filtro per la difesa ed è inconcludente in attacco, con i tre dietro Montevago sovrastati dagli avversari sulle palle vaganti, e l’attaccante troppo solo in area, sia pur migliore in campo per vivacità e lucidità. Ma l’allenatore evidentemente non si pone alcune domande e sembra anche lui travolto dagli equivoci tattici in cui si dibatte la squadra. Fatto sta che il suo apporto alla causa del Grifò è stato sostanzialmente ininfluente rispetto alla gestione Formisano. Come dimostra la bassissima media punti raccolti da quando Zaulimè subentrato. A questo punto, sarebbe forse necessario che la società, e per essa il direttore generale-sportivo Meluso, ragionassero seriamente sulla opportunità di scegliere i giocatori (e quindi anche il tecnico) sul mercato di gennaio già in proiezione della prossima stagione. Scelte coraggiose ma, a ben vedere, non rinviabili se si vuol dare una prospettiva di medio lungo periodo al progetto sportivo. Scelte capaci, nel contempo, di salvare e raddrizzare una stagione che torna a vedere le streghe della zona play out. Tutto questo al netto delle attenuanti di lungo periodo e di giornata, a partire dalle assenze. Ma i grifoni scesi in campo sono tornati a manifestare una inaccettabile inaffidabilità sul piano del gioco e della tenuta mentale, con un primo quarto d’ora disastroso nell’approccio e la restante parte del match all’insegna dell’inconcludenza. L’espulsione di Gemello nel recupero è stata la chicca finale di una squadra che non sa reagire con lucidità agli episodi negativi da essa stessa colpevolmente generati .E questo stato di cose, davvero grottesco perché aldilà dei limiti tecnici dei giocatori, non può lasciare tranquillo nessuno.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia