Perugia-Rimini 1-4. Grifo, episodi contro e nervosismo per un tonfo clamoroso.
Scritto da Redazione il 26/09/2024E adesso tutto si complica. Perché il Perugia perde di brutto in casa col Rimini nella partita che doveva essere quella del rilancio e invece si rivela una specie di flipper in cui la palla si muove impazzita e senza logica. Il Grifo perde, anzitutto, su episodi, ma per errori propri sommati quelli dell’arbitro. A cominciare dal gol evitabile subìto dopo quattro minuti su un cross lungo sul quale tutta la difesa, in primis Mazzoni e compreso Gemello, guardano la parabola finire sulla testa di Cernigoi, appostato sul secondo palo. Poi, c’è l’episodio in area romagnola con la trattenuta su Bacchin e qui l’errore è dell’arbitro: ma il nervosismo dei grifoni, dalla panchina ai giocatori in campo, non può essere giustificato, anche se le scorie di Pescara non sono smaltite. Matos, tanto bene il più esperto, dice qualcosa di troppo all’arbitro che lo espelle. Grifo sotto di un gol, con l’uomo in meno e il morale sotto i tacchi. Ma a determinare un’altra svolta nel match è ancora un errore dei grifoni. Ancora Gemello non trattiene un tiro non irresistibile di Cernigoi e Ubaldi, umbro, lo infila per il 2-0. Il Rimini non è una squadra trascendentale, ma ha nell’organizzazione il suo punto forte e il Perugia non riesce a combinare nulla, neppure quando, nella ripresa, Formisano mette la difesa a quattro con i due esterni a spingere e, quindi, a rischiare le ripartenze dei romagnoli. La partita in pratica finisce già nel primo tempo, perché nella ripresa prima il Rimini fa il 3-0 dopo aver sfiorato, poi Cisco illude il Perugia e quindi i romagnoli la chiudono, sigillando un match in cui hanno avuto, oltre ai gol, almeno altrettante occasiosissime. Troppo per il Perugia, una sconfitta così non si può giustificare e nemmeno spiegare con tutte le attenuanti e con gli episodi contro, che pure ci sono.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia