Grande successo al Curi per la presentazione Maracanà Mimmo
Scritto da Redazione il 01/06/2024Dallo scorso 1° gennaio non è più in vita, ma l’amore per lui è tutt’altro che tramontato. Il piazzale antistante le rampe di accesso alla Curva Nord era gremito di persone per la presentazione del libro “Maracanà Mimmo”, dedicato a Domenico Pucciarini, lo storico capo ultras della Nord scomparso appunto il primo giorno dell’anno. Aneddoti, curiosità e cori in suo onore si sono susseguiti in un pomeriggio dedicato al ricordo di un uomo che molto ha fatto per la tifoseria biancorossa e per il mondo ultras in generale.
Di Mimmo Roberto Volpi, tifoso dell’Armata Rossa, conosceva a memoria tutto o quasi: “Mi trovo a parlare con un’emozione altissima. Quello della Nord era il posto in cui stava meglio e dove stavo meglio io. Voglio raccontare un particolare: il giorno del funerale c’è stato un necrologio che in pochi hanno sentito causa problemi al microfono. Sono contento che Brunori mi abbia proposto di scrivere questo libro, contenente almeno 42 interviste da parte di chi ha passato molto tempo con lui. Sono tante voci che si sono levate e fuse insieme. In secondo luogo ciò che lui ha lasciato è un’eredità importante. L’Armata Rossa è stata la sua famiglia fino alla fine. Lui lo ha capito anche se a volte era critico nei confronti del gruppo. Ora la sua eredità passa a tutta la curva. Si sentiva il capo di tutti. Amicizia, solidarietà, amore per la città e la squadra sono valori che il soldo non può comprare. Il movimento ultras è stato brutalmente represso”. Questa è stata senza dubbio la particolarità che ha colpito: “Sono stati messi striscioni in tutta Italia essendo conosciuto ovunque. Cosa strana, perché era diffidente nei rapporti con altri gruppi ma questa sua fama se l’è guadagnata con l’esempio, spendendosi in tutto per tutto per questo mondo. E la curva, grazie a che a questo, può ripartire”.
Lo scrittore Pier Luigi Brunori si è detto “stupefatto e commosso dal clima. Parlare di Mimmo era complesso perché lui è così. Il Mimmo persona appartiene ad una cerchia di persone all’interno del quale c’è l’Armata Rossa, che ha mostrato nei suoi confronti una manifestazione di solidarietà che non ha precedenti. Il libro doveva essere collettivo e abbiamo deciso di fare queste interviste, che abbiamo dovuto selezionare. Una generazione di ragazzi lo ha addirittura chiamato papà. Solo per questo valeva la pena di essere raccontato. È stato un lungo lavoro, volevamo pubblicarlo prima di fine campionato e ce l’abbiamo fatta”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com