Carrarese-Perugia 1-2. Grifo-random, una vittoria inutile chiude una stagione fallimentare.
Scritto da Redazione il 18/05/2024Una vittoria casuale e inutile, arrivata nel recupero, chiude la stagione fallimentare del Perugia. Tutto dunque quest’anno per il Perugia è stato estemporaneo e episodico, fino alla fine. La differenza tra Carrarese e Perugia non sta nella qualità tecnica delle due formazioni, più o meno la stessa. Sta nel fatto che i toscani hanno un’identità e un’organizzazione di gioco che fa si che il valore della squadra sia superiore alla sommatoria dei valori dei singoli. Mentre il Perugia, quell’identità non ce l’ha, un’idea di gioco stabile non ce l’ha, tra continui cambi, cervellotici , vorticosi e inconcludenti di uomini e schemi. Il Grifo quest’anno è stata una squadra random, improvvisata negli schemi. Quel poco che ha concluso sul campo, dunque, lo si può imputare a spunti individuali avulsi da una manovra organizzata e sensata. Nel passaggio da Baldini a Formisano, questo vuoto di spartito si è accentuato, nonostante un mercato che a gennaio sembrava essere intervenuto in attacco In quella che era la carenza principale di inizio stagione. Non c’è stato alcun percorso di crescita da Natale in poi, cioè da quando Formisano ha preso il comando tecnico della nave. Con tutte le attenuanti, che però non possono essere esimenti, delle carenze di rosa, dello scollamento societario, delle (più che legittime) contestazioni ambientali. Ma Formisano non ha saputo nemmeno lontanamente colmare il divario che c’è tra le sue idee di calcio, così spesso dettagliate e teorizzate nelle conferenze, e la loro applicazione sul campo. Il Perugia, va detto, non ha mai dato l’impressione di poter non dico dominare, ma nemmeno controllare le partite. Ha fallito con certosina puntualità ogni esame, spesso per sviste difensive grossolane, pur avendo una delle difese più attrezzate della categoria. E, se il recente passato non concede attenuanti al Grifo, sul futuro si addensano nuvole nerissime. La società, se resterà, non potrà che allestire una rosa senza troppe ambizioni. Formisano non ha l’approvazione della piazza, nonostante il triennale firmato con Santopadre. L’ambiente della tifoseria è saturo di stanchezza, delusione e rabbia. Ci sono, insomma, tutti i presupposti per un’altra stagione di stenti e delusioni. A meno di clamorose, ma a questo punto improbabili, novità sul fronte societario.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia