La FIGC pensa ad un cavillo per escludere il Perugia dalla graduatoria delle riammissioni?
Scritto da Redazione il 01/08/2023Ieri il Collegio di Garanzia del CONI ha dichiarato inammissibile il ricorso della Spal contro il Perugia sulla graduatoria per le riammissioni in serie B. La prima lettura è stata che il Perugia si era così definitivamente assicurato la seconda posizione nella graduatoria per le riammissioni, in attesa delle pronunce di TAR Lazio (domani) e Consiglio di Stato (29 agosto) sulla esclusione del Lecco. Stamattina, però, la Gazzetta dello Sport ha riportato “indiscrezioni” secondo cui, però, la decisone del Collegio sarebbe stata interlocutoria. Cioè, il CONI non avrebbe deciso, in attesa che la FIGC maturi le proprie scelte, anche perché, a ieri, e fino a fine agosto, ancora non c’è la certezza dell’esclusione di Lecco e Reggina. E, quindi, nemmeno la sicurezza di dover riammettere al loro posto qualche altra squadra. Insomma, per la rosea si sarebbe trattato di un parere in attesa di quel che accadrà. Ciò perché il Consiglio Federale convocato per venerdì 4, cioè a valle della sentenza del TAR Lazio, dovrà decidere se e come attingere alla graduatoria delle riammissioni. E qui, nella battaglia delle carte bollate, la FIGC punterebbe contro il Perugia la norma, prevista nel comunicato ufficiale sulle riammissioni in B (il n. 191/A del primo giugno) secondo cui per una squadra da riammettere non sono consentire deroghe rispetto alle caratteristiche infrastrutturali previste per l’iscrizione alla serie cadetta dal comunicato n. 66/A del novembre scorso. Il legale della FIGC, Viglione, ha puntato sul fatto che il Perugia avrebbe attualmente delle deroghe, concesse dalla Lega di serie B e ciò in virtù della norma citata, basterebbe ad escluderlo dalla graduatoria delle riammissioni, a tutto vantaggio della Spal, che segue il Grifo. Secondo la Gazzetta dello Sport, le deroghe riguarderebbero l’impianto di illuminazione (punto 8 dei criteri infrastrutturali) e, in particolare, i servizi igienici (punto 21). Va ricordato che la Commissione infrastrutture della FIGC, dopo il sopralluogo, aveva dato il suo parere positivo e non si capisce perché allora non aveva fatto alcun rilievo. Questo dubbio è bastato in giornata ad alimentare congetture e sospetti su presunte macchinazioni a danni del Perugia. Tanto più che è stata la stessa avvocatessa Giani, legale del Perugia, a definire come “strumentale” la lettura dei fatti data dalla FIGC. I dubbi sono alimentati sotto più aspetti. Anzitutto, come il Curi, anche altri stadi di squadre che faranno la serie B, fruiscono di deroghe e presentano situazioni infrastrutturali su cui intervenire. Magari anche analoghe a quelle del Curi e forse anche più gravi. Ma quelle squadre potranno tranquillamente fruire delle deroghe, in quanto iscritte; mentre il Perugia, secondo la FIGC , non potrà giovarsi della deroga in quanto riammesso. E, poi, le illazioni derivano anche dalla procedura prevista per le decisioni del Consiglio Federale in tali casi. Contro le decisioni del CF, infatti, si può fare ricorso proprio al Collegio di Garanzia del CONI che, quindi, in qualche maniera, sarebbe stato indotto a non pronunciarsi nel merito ieri, per poi farlo sull’eventuale ricorso del Perugia qualora la società biancorosso venisse esclusa dalla FIGC. La battaglia, come si, vede, si acuisce. E continua. Con tutti i mezzi.
Quale verità celava l’articolo della Gazzetta che ha scatenato mille ipotesi e che ha molto turbato i tifosi del Perugia? C’è una “gola profonda” o c’è una raffinata regia dietro il tutto? Chi ha fatto trapelare certe notizie? Cui podest tutto questo caos? Oppure, la ridda delle ipotesi sono dovute unicamente agli effetti collaterali di una vicenda molto complicata, in cui la posta in gioco per le parti in causa è molto alta? Oppure le illazioni sono solo il frutto di fantasie e/o allucinazioni dovute al caldo di una torrida estate? Miraggi dovuti all’alta temperatura di un clima fuori controllo, vissuto da tutti i protagonisti anche a livello legale? In ogni caso, aspettiamoci che questa controversa , quanto tormentata, vicenda non finirà col verdetto del Consiglio di Stato. Un complicato giallo sportivo di mezza estate in cui solo l’esito finale ci svelerà la verità.