Perugia-Modena 0-1. Grifo, sconfitta senza attenuanti, il baratro ora è a due punti.
Scritto da Redazione il 10/04/2023
Giù, sempre più giù. A precipizio, senza potersi aggrappare a nulla. Il Perugia perde anche con il Modena e chiude con un misero punto il trittico casalingo. E perde senza mai aver fatto un tiro nello specchio della porta e, pochissime volte, due passaggi di fila. Una pochezza desolante, un’involuzione mentale e fisica che lascia ben poche speranze per la corsa salvezza. Se il Perugia è quello del secondo tempo con la Reggina e della partita di oggi, non si vede come possa scampare ad un esito che sarebbe francamente indigeribile per la piazza, appena tre anni dopo l’assurda retrocessione del 2020. Il Modena ha preso subito l’iniziativa e impedito la profondità e le ripartenze alla squadra oggi guidata in panchina da Bocchini, data la squalifica di Castori. Il Perugia ha subito denotato carenze sia fisiche che mentali e non è riuscito a sfuggire alla rete costruita dal Modena, con un centrocampo in cui i due centrali erano sempre presi in mezzo dai dirimpettai emiliani, perché non supportate agli esterni, costretti a giocare praticamente sulla linea della difesa dalla disposizione in campo dei modenesi. La squadra di Tesser è stata abile a guadagnare campo e palleggiare e, poi, a ripiegare velocemente ed impedire al Perugia di ripartire velocemente ed in verticale, sapendo anche usare i mezzi decisi: non a caso, i canarini hanno vinto praticamente tutti i contrasti in mezzo al campo e sono arrivati primi su tutte le palle vaganti. Il gol preso a inizio ripresa ne è un esempio, con Luperini che ha perso il duello con Gerli a metà campo e non ha provato a fermarlo, cosicché il mediano modenese ha creato superiorità numerica e dato il là all’azione che poi ha concluso dopo due tiri respinti da Furlan. La difesa del Perugia, che aveva appena sostituito Rosi con Sgarbi, è rimasta a guardare. Il gol preso non ha dato alcuna scossa e, anzi, il Perugia è regredito ancora nel gioco e nell’approccio. Il Modena avrebbe potuto chiudere prima la partita, che ha comunque agevolmente controllato e consegnato ai fischi finali del pubblico perugino. Verso la squadra e contro la società. Il futuro, adesso, inutile girarci attorno, è denso di preoccupazioni.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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