Cagliari Perugia 3-2. Le pagelle di Alessandro Antoniacci
Scritto da Redazione il 11/12/2022Gori 6: Due interventi provvidenziali su Lapadula e Nandez nella prima frazione, e qualche altra buona parata nell’arco dei 90′. Non può nulla sui primi 2 gol, sul terzo ha delle responsabilità.
Casasola 5,5: Con l’impeccabile trasformazione dal dischetto va parzialmente a compensare la marcatura persa in occasione dell’1-0 di Pavoletti. Per il resto prestazione leggermente al di sotto della sufficienza
Dell’Orco 6: Limita come può Lapadula, e contribuisce attivamente in fase d’impostazione, verticalizzando in più di un’occasione per i 2 attaccanti.
Sgarbi 6: Prestazione senza infamia e senza lode, non compie interventi miracolosi né particolari disattenzioni.
Curado 6,5: Sempre più leader della retroguardia biancorossa. Attento nel gioco aereo ed in marcatura, il tutto corroborato da una crescita costante in termini di personalità.
Paz 6: Nandez è cliente particolarmente scomodo, lui lo limita come può e non disdegna qualche buona sortita offensiva.
Santoro 6,5: Metronomo di centrocampo, leader della mediana, nonché elemento di maggior qualità. Sta acquisendo sempre più consapevolezza e lucidità nelle scelte. Peccato per l’errore che porta al rimpallo sul gol di Lapadula.
Kouan 5,5: Corre tanto, ma risulta spesso confusionario e impreciso.
(Luperini 5,5: entra e combina poco nella metà campo avversaria. Da lui ci si aspetta di più in termini di corsa ed inserimenti)
Iannoni 5,5: Tanta quantità, meno qualità, risulta efficace in fase di non possesso, “sporcando” spesso la manovra sarda, ma mostra qualche lacuna palla al piede.
(Bartolomei s.v.)
Strizzolo 6,5: Tocca pochi palloni pur proponendosi con buona costanza, ma ha il grande merito di sfruttare la disattenzione di Capradossi e riaprire la partita con un sapiente tocco d’esterno che si infila sul secondo palo.
(Melchiorri 5,5: Non entra bene in partita, meno propositivo del solito e poco servito dai compagni.)
Olivieri 6: Molto propositivo nella prima frazione, detta la profondità, lotta su ogni pallone e sfiora un gran gol in apertura. Cala alla distanza e a tratti è, come spesso gli accade, un pó troppo nervoso.
(Di Serio s.v.)
Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia