Vicenza-Perugia 1-2. Grifo, tre punti senza brillare, ma con intelligenza.
Scritto da Redazione il 18/04/2022Il Perugia vince soffrendo la importante partita di Vicenza. Finalmente per i grifoni una vittoria in una partita “brutta”, gestita senza brillare, ma con intelligenza. I grifoni sono bravi a ribaltare alla distanza lo 0-1 subìto dopo appena cento secondi, ma lo fanno con due giocate estemporanee, senza controllare il match, nonostante il tentativo di giocarlo, con l’autorevolezza e la brillantezza vista in altri periodi della stagione. Ha le gambe un po’ molli e le idee appannate la squadra di Alvini, spesso porta palla senza costrutto, perdendola sul pressing a tutto campo dei veneti e rischiando sulle fiammate di Giacomelli e Lukaku, attivi soprattutto sulla sinistra, dove Ferrarini soffre e conclude in anticipo il suo match con una chiara insufficienza. Burrai, invece, insieme a Chichizola è il migliore tra i grifoni, ma è poco assistito dal suo reparto. Sulle fasce, detto di Ferrarini, anche Lisi non affonda mai e giocoforza il Perugia deve affidarsi ai lanci lunghi, con De Luca che si spolmona per difendere palla e tener su la squadra. Matos gli gira intorno e tenta spesso, unico tra i suoi, l’uno contro uno, ma è troppo solo e poco può fare. In mezzo al campo, Segre rimane nelle retrovie e osa poco, anche se ha il merito di segnare il gol decisivo praticamente nell’unica sortita in avanti. Kouan trequartista conferma di essere sostanzialmente un equivoco tattico. Spesso, per il suo apprezzabile dinamismo, è al posto giusto per fare l’assist, ma gli manca la tecnica e la scelta dei tempi giusti. Con il risultato che incide poco, perché porta poca qualità davanti e toglie qualcosa nel filtro difensivo in mezzo al campo. Ma, una volta tanto, in barba all’algebra, la somma di fattori non tutti col segno più, fa un risultato positivo. Perché, alla fine, è una vittoria pesantissima, ottenuta sul campo di una squadra all’ultima spiaggia, molto motivata per il cambio di allenatore e con alcuni elementi di una certa qualità. Tre punti conquistati con intelligenza, con un primo tempo buono dopo il pareggio ed una ripresa giocata invece lasciando troppo campo ai padroni di casa e rischiando qualche cosa di troppo. Neppure con le sostituzioni e il passaggio alla difesa a quattro Alvini è riuscito nel finale a dare una svolta. I grifoni non hanno costruito praticamente nulla, concedendo continuità ai tentativi vicentini. Così, il Grifo ha rischiato fino all’ultimo secondo dei sei minuti di recupero (rispetto ai 5 concessi) fatti giocare dall’arbitro Ayroldi. Ma Chichizola e una difesa attenta, per quanto improvvisata, evitano la beffa. I tre punti lasciano in mano al Grifo l’invito per il gran ballo finale dei play off. Con Parma, Ternana e Monza i grifoni sono chiamati a tener vivo l’obiettivo. Non facile, ma…
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia