Ascoli-Perugia 0-1. Grifo intenso e organizzato, vittoria bella e più netta del punteggio.
Scritto da Redazione il 05/02/2022È tornato il Perugia migliore. Battagliero, concentrato, organizzato, intenso e anche un po’ speculativo, quanto basta e non guasta. Con uno spirito di gruppo e un gioco squadra che si confermano la cifra più caratteristica del Grifo di Alvini. Il Perugia formato trasferta asfissia gli avversari, chiude tutte le linee di passaggio, alza le saracinesche all’ingresso dell’area e poi riparte, manovra, costruisce, tiene palla e, se riesce a segnare, poi si mette in condizione di comandare il gioco per lunghi tratti. Oggi l’incombenza del gol è toccata a Lisi, cui la concorrenza del neo arrivato Beghetto sembra aver dato ulteriori stimoli. Sua la punizione pennellata al 27′ del primo tempo che non ha lasciato scampo a Leali. Su quel gol, arrivato dopo un inizio combattuto a tutto campo, il Perugia ha costruito la partita che voleva. L’Ascoli per tutto l’incontro non è riuscito a districarsi dalla ragnatela vischiosa architettata da Alvini. Con Santoro al posto di Burrai per garantire di più dal punto di vista della copertura e delle ripartenze: per quantità e sagacia tattica, alla fine il centrale sarà il migliore in campo. Cine Segre e Kouan a fare un gran lavoro di contenimento e l’ivoriano, come impone la sua collocazione sulla tre quarti, va pure a sostegno delle punte con una certa frequenza, anche se con scarsa efficacia. Lisi e Falzerano sulle fasce lavorano bene in tandem con Dell’Orco e Sgarbi e l’Ascoli sugli esterni trova la strada sbarrata. Alla squadra di Sottil non va meglio al centro, perché le linee dei grifoni restano vicine e compatte per tutti i novanta minuti e alla fine l’Ascoli praticamente non tira mai in porta. Il 3/4/2/1 disegnato da Alvini alla fine funziona al meglio, ma più che la tattica conta l’approccio mentale determinato e attento dei grifoni. Anche oggi, comunque, tra le cose da migliorare finisce l’incapacità dei grifoni di chiudere le partite, di trasformare in occasioni e in gol le tante situazioni avute in ripartenza, specie nella ripresa. Vuoi per imprecisione negli appoggi, vuoi perché si sbagliano i tempi dei passaggio o degli inserimenti, i grifoni dilapidano parecchie potenziali azioni create tra le linee ascolane. Tanto che alla fine l’1-0 sta stretto al Perugia. A questa carenza di qualità dovrebbero mettere rimedio gli acquisti della campagna di gennaio, mirati e non mirabolanti, ma coerenti con la politica societaria e capaci di non alterare gli equilibri tattici e di gruppo creati da Alvini. Due di loro, Olivieri e Beghetto, oggi hanno saggiato il campo subentrando nella ripresa. Troppo poco per giudicarli o pretendere che già abbiano impresso scolte decisive al match. Per loro la storia vera al Perugia inizierà dalle prossime partite. A partire da quella interna di sabato con il lanciatissimo Frosinone di Fabio Grosso. La classifica sembra già garantire con ottime probabilità l’obiettivo dichiarato della salvezza e adesso il Perugia potrebbe provare ad osare qualcosa in più.
Daniele Orlandi – Tifogrifo.com