Perugia-Cosenza 1-1. Grifo, un risultato e una prestazione che deludono.
Scritto da Redazione il 18/09/2021Il Perugia fa cilecca e delude. È un po’, forse, può preoccupare in prospettiva sulle potenzialità di questa squadra. Gli uomini di Alvini mancano vittoria e prestazione contro un Cosenza non trascendentale, ma ordinato e organizzato. La partenza era stata incoraggiante, nei primi dieci minuti il Grifo ha giocato in velocità e sorpreso gli ospiti, costruendo due clamorose occasioni con Carretta e Murano. Poi, la squadra di Zaffaroni ha preso le misure e fatto valere la superiorità a metà campo, dove gli esterni del Perugia hanno faticato, evidenziando una certa difficoltà nel superare l’uomo. E dove, sul,a trequarti, non ha pesato Kouan, marcato a vista, neutralizzato e sempre fuori contesto. In questo quadro, Alvini non ha saputo trovare soluzioni alternative, o la squadra non ha saputo seguirne le indicazioni. Il Perugia non ha mosso palla velocemente, non ha innescato gli uno contro uno vincenti, non ha cercato la superiorità numerica con l’avanzata dei difensori sui lati del campo e, spesso, ha dovuto così ricorrere ai lanci lunghi per gli attaccanti, sempre preda della difesa cosentina, perché gli avanti biancorossi non hanno le caratteristiche giuste per questo tipo di fondamentale,ma spettando De Luca. Quando, poi, il Grifo è riuscito ad arrivare alla conclusione, ha fatto registrare le solite carenze di lucidità e precisione. E, poi, per completare l’opera, quando è riuscito ad arrivare al vantaggio, ha fallito un paio di occasioni per raddoppiare ed ha preso gol su un mezzo pasticcio difensivo, evidenziando una scarsa di capacità di gestione del risultato che si era già vista nella partita con l’Ascoli. Tutto questo è bastato ed avanzato per annullare le differenze tecniche col Cosenza e sancire un pareggio sostanzialmente giusto. Nel giorno in cui si è visto il peggior Perugia della stagione, insomma, nessuna nota positiva e nessun passo avanti, se non vogliamo parlare di un passo indietro. Qualche segnale buono, in verità, si è registrato con l’ingresso di Matos che ha fatto vedere che è di qualità superiore e potenzialmente può dare più peso e sbocchi al gioco della squadra. Troppo poco per guardare avanti con ottimismo a piene mani. Alvini dice che comunque è un buon punto ed ha chiaro dove la squadra può e deve migliorare. In attesa degli innesti a tempo pieno dei neo acquisti, Alvini deve tenere alta l’attenzione. Un passo falso ci può stare, anche contro una squadra candidata a lottare per la salvezza, e nulla più. Ma adesso il calendario metterà di fronte avversari ben più probanti e ci vorrà un Perugia al massimo delle sue capacità.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia