Il Grifo in analisi – Il Perugia esce indenne dallo Stirpe. Un pareggio che sta stretto al Grifo. Buona la prova dei biancorossi 

Frosinone-Perugia 0-0

Al Benito Stirpe di Frosinone il Perugia raccoglie un ottimo punto. I biancorossi non rinunciano ad attaccare e fanno la partita, lasciando ai padroni di casa le ripartenze. Viene fuori un pareggio che, con maggiore precisione sotto porta, avrebbe potuto fruttare la posta piena. Alvini getta nella mischia Segre dall’inzio e lancia Matos a venti minuti dal termine. Panchina per Ghion e Murgia. Ottime indicazioni per i Grifoni. 

Primo tempo – Organizzato, convincente, sfortunato. Il Perugia è tutto nelle trame ben articolate da Alvini e nella sfortuna che coglie prima Murano e Kouan – bravi ma non precisi nel capitalizzare le due nitide occasioni – poi Dell’Orco, costretto al cambio per noie muscolari. Il Frosinone c’è e si vede, ma solo per il giallo delle maglie. Impalpabili gli uomini di Grosso che con una mezza occasione raccolgono più di quanto seminato. 

Secondo tempo – La chiave è nei cambi. Grosso inserisce Cicerelli sull’esterno, ed il poco supporto di Falzerano per Rosi – del primo tempo – diviene pressoché nullo nella ripresa. I padroni di casa crescono per intensità ma non per numero di palle gol, comunque scarne. La più ghiotta capita sui piedi di Rohdén, ma la conclusione da posizione favorevole finisce in curva. Alvini comprende le difficoltà, palesate anche dal giallo rimediato da Rosi, ed inserisce Ferrarini per contenere il neo acquisto gialloblù. Charpentier si invola verso Chichizola a pochi minuti dal fischio finale, ma Angella si immola in scivolata e sventa il pericolo. Perdere avrebbe rappresentato una beffa più che atroce. 

Chi sale – La scivolata di Angella su Charpentier salva il risultato. L’intervento è pulito, lucido, preciso nonostante sia effettuato a soli quattro minuti dal termine della gara e con tanta fatica nelle gambe. Buona la prova di Segre, sia per qualità che per quantità. Visione di gioco, corsa e dribbling non mancano. La condizione è in crescendo. Pochi minuti per Santoro ma la regia gli appartiene. 

Chi scende – Falzerano disputa una gara di enorme generosità. Manca la sua spinta in fase offensiva, mentre non è sempre preciso in quella difensiva, soprattutto nella ripresa dopo l’ingresso di Cicerelli. Murano ha sui piedi il pallone del vantaggio ma spara addosso a Ravaglia. Anche lui si dimostra tanto generoso ma poco preciso. Sfiora l’eurogol nel secondo tempo. Si rifarà, nessun dubbio a riguardo.