Musica leggerissima
Scritto da Redazione il 29/04/2021
Perché poi, ad un certo punto, quando mancano solo 90 minuti alla fine del campionato, diventa tutto relativo, tutto sfumato, tutto inutile meno che una cosa, una sola. Serve fare questi tre ultimi punti. Solo questo, in qualunque modo.
Il resto, mancia. Quanto ha inciso il Covid, i recuperi e le partite ogni 3 giorni, che forza ha il Padova, perché il Sudtirol fa sempre la stessa fine, Murano è bravo o no, che ci giocava a fare Rosi a padel, quale è il nostro 11 tipo, Elia in che zona rende di più, come giochiamo meglio dietro, difesa a tre, a quattro, a 2 e mezzo, costruzione dal basso, palla in tribuna, tikitaka, salida lavolpiana e gegenpressing.
Santopadre dove sei, fatti vedere, non farti vedere, fatti vedere da uno bravo, fai qualcosa, solo per poterti dire che sbagli.
(DU DUN
DU DUN)
Metti un po’ di musica leggera, Grifo, anzi leggerissima, parole (senza mistero) che ci accompagnino a domenica. Sarà, a Salò, una di quelle gare che ti ricordi la data, madre o matrigna dei nostri destini pallonari. Inutile che ci giriamo intorno, dall’80esimo di Perugia – Matelica non si pensa ad altro, si vive in attesa, le giornate come un inutile di più fino al 2 maggio, e se qualcuno ti chiede perché sei distratto, perché sembri pensieroso, a te sembra pure brutto dire che non è perché qualche tuo parente non sta bene, o il lavoro, o le solite robe ma perché pensi chi a Salò possa essere meglio in mediana tra Burrai ed il Vanbaleghem.
Metti un po’ di musica leggera, Grifo, anzi leggerissima, che sia colonna sonora per qualche nostro ragazzo nello scrivere il suo nome accanto a quegli eventi che ti ricordi per sempre. Permettilo al nostro piccolo Kantè, Kouan, che corre sempre, sempre, sempre, permettilo al nostro sottostimato attacco, a Murano, Melchiorri, Bianchimano, permetti il riscatto di Rosi o Falzerano (chiederti di Vano mi sembrerebbe sfidare la sorte, ma vedi te), premia Angella, che a Gubbio, in un momento assurdo, ad una festa demmerda, a ripensare alla nostra vita davanti alla palombella drammatica e ridicola di Pasquato, ci ha messo la faccia dopo la partita (riuscendo peraltro a non tirare bestemmie).
Metti un po’ di musica leggera, Grifo, anzi leggerissima, e mettiamo da parte i nostri Ego, le nostre fissazioni, le nostre critiche da opinion leader di condominio. Ognuno può avere le proprie idee, contro tutti, dal Presidente in giù, ma ognuno dovrebbe capire che sfasciare il giocattolo non è la soluzione, anche perché nel passato l’opera di risalita andò bene, ma non sempre funziona così, non sempre è andata così. Per una Atalanta che ce la fa, ora, decine di squadre sono impigliate in C o peggio.
Ciò che conta è il bene del Grifo, e questo va oltre tutto e tutti. Il Grifo travalica persone e generazioni, e quando magari noi saremo – scusate, ma tanto prima o poi tocca a tutti – terra per i ceci chi verrà dopo di noi potrà vivere le nostre stesse emozioni (a meno che tu non sia Agnelli che pensa di essere in contrapposizione con Fortnite, ma quello è un altro discorso, sicuramente più ampio e complesso, ma non è questa la sede, qui non si parla di calcio minore, dai).
Metti un po’ di musica leggera, Grifo, anzi leggerissima, e goditela, Santa Madonna.
Hai davanti un’occasione per riprendere quello che è tuo, anche se non sarà facile, anche se nel calcio non c’è nulla di scontato né rendite di posizione, almeno a questi livelli. Il Feralpisalò è una bella squadra, ma le differenza di motivazioni tra 3 punti per la promozione e 3 per il quinto posto con il salto di un turno dei playoff sono diverse come Lucio Battisti e Gigi D’Alessio. E’ pur sempre musica, più o meno, dice che sono entrambi cantanti, dice, ma via, c’è bisogno che argomenti?
Metti un po’ di musica leggera, Grifo, anzi leggerissima, e torna a darci la gioia più grande, quella della … non riesco nemmeno a scriverlo, non voglio scriverlo. In un periodo pesante, anzi pesantissimo, reduci dalla bruciante retrocessione, voi giocatori avete l’occasione di dare un sorriso a Perugia e di passare alla storia, con la semplicità e la leggerezza che solo un pallone può dare. Negri e Beghetto, Tangorra e Tovalieri, Stillo e Frediani, Borghetti e Clemente, Sprocati e Moscati sono tutti parte di una grande mosaico popolare che ha segnato la nostra storia, le nostre vite, i nostri giorni. Quale altro miracolo può farti diventare figlio di una città in una manciata di secondi?
Godetevela, ragazzi, perché io che non so giocare a pallone, terzino fallito da calcio a 8, pagherei per scendere in campo, se solo avessi età, piedi, fiato, capacità tecnica ed un’altra quindicina di caratteristiche che mi mancano.
Questi giorni che scorrono pesanti, pesantissimi, fino a domenica, devono portarci al giorno più leggero. Il giorno in cui, rivedendo tra vent’anni le immagini, potremo dire che c’eravamo, allora, a ballare quella musica leggerissima, ad accompagnare nel suo volo centenario il nostro Grifo.
Come sempre.
Forza Grifo!
Federico Basigli per TifoGrifo