Vedere tutti i Grifoni uniti in un solo abbraccio dopo un gol è un buon segnale
Scritto da Redazione il 23/10/2020
Il Perugia batte il Legnago 0-2 e cosi arriva la seconda vittoria consecutiva portandoci al quartoposto in classifica.
Ho visto un vero grande spirito di squadra, finalmente. Soprattutto ho visto i Grifoni esultare tutti insieme in un’unico abbraccio dopo un gol e ai tempi del covid-19 questo non è banale credetemi. Monaco ha dato, sul gol di Bianchimano, quell’abbraccio e quello spirito garibaldino che in Lega Pro conta molto. Questo è un ottimo segnale!!
Come ha detto il tecnico Caserta ieri in conferenza stampa post partita. <<Siamo un’unico gruppo che sta insieme nelle difficoltà, la cultura del lavoro è l’unica soluzione per i problemi che si affrontano durante l’anno. Quello che conta è la squadra>>. Ecco! Essere un gruppo non è solo andare a cena o in vacanza e essere amici, ma è stare insieme scherzando dentro e fuori lo spogliatoio. Essere squadra è anche fare il fantacalcio assieme, come ha raccontato Stefano Negro ospite di TeF Channel lunedì sera. Cosi si forma la squadra ed in queste due partite si è visto.
Ho visto soprattutto un grande senso di sacrificio. Quando una squadra ha lavorato duramente negli allenamenti di questa settimana, questi sono i risultati. Ho visto lottare tutti i Grifoni mettendo quanto sudore e quanto sangue versato in campo come non succedeva da tempo. Infatti da qui si vede la squadra. Quando un gruppo soffre insieme, vince e non vuole perdere, anche per il compagno.
Ho visto finalmente la difesa bella e compatta che non si vedeva da tempo. Angella e Monaco, i migliori nel reparto difensivo.
Ho visto anche una bella mentalità vincente. Questo Perugia gioca anche con il cervello, nel senso che chi riesce a usare la testa vince, chi non ci riesce perde.
Ho visto l’umiltà di squadra, aiutando il compagno ovvero aiutare la squadra. Cioè, quel compagno riconoscerà il gesto e vorrà restituire il favore. Anche questo aiuta a fare squadra! Fra tutti, mi ha colpito il difensore Stefano Negro perché già dalle prime parole della conferenza stampa di presentazione ho capito subito che è un ragazzo d’oro e durante la trasmissione “Grifo Stadium” mi ha confermato la sua straordinaria umiltà. Perchè? Semplice, parla con ilcuore e soprattutto non è banale rispetto ad alcuni suoi colleghi, specialmente quelli dell’anno scorso. Ha capito, esprimendo con semplicità, cos’è Perugia.
Tutto ciò è il merito dell’allenatore Caserta (per gli amici dell’Eleven Sport Fabio Cosenza) che dalla disfatta di Mantova ha trasformato il Grifo in una squadra compatta, solidale e guerriera cambiando il modulo dal suo 4-3-3 a 3-5-2. Nuovo approccio ottimo!
Certo, questo Perugia non è ancora bello da vedersi ma per la bellezza dobbiamo attendere. Avanti Grifo cosi, la strada è quella giusta. Adesso testa alla Vis Pesaro, un’altra squadra di categoria ostica. Per il Perugia combatterem…”Griffa Griffa Griffa”
l’Artiglio del Grifo
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