Santopadre torna a parlare: “Abbiamo sbagliato, ma non voglio passare per quello che non sono”
Scritto da Redazione il 25/08/2020È un 25 di agosto particolare per il Perugia. Nella tarda mattinata si è alzato di fatto il sipario sulla stagione che vedrà i biancorossi nuovamente precipitati negli inferi della Lega Pro. L’uscita pressoché immediata da questa categoria, ritrovata dopo ben sei anni, è imperativo categorico e di questo la società ne è consapevole. A tal proposito, dopo il monologo dell’antivigilia del match di ritorno dei playout, è tornato a parlare il presidente Massimiliano Santopadre, che si è concesso alle domande dei cronisti via Zoom.
Il ritorno di Comotto è figlio di una rivoluzione. Perchè il Perugia è retrocesso? Questa rivoluzione è fisiologica?
Penso che questa persona abbia lasciato un ricordo meraviglioso dentro e fuori il campo. Sono felice che abbia sposato il nostro progetto. È un uomo stimato e stimabile. Perché siamo retrocessi? Se lo sapessi non sarebbe accaduto. Ci sono state scelte sbagliate mie e degli addetti ai lavori, ma sono ripartito perché nella vita bisogna essere rigidi e rialzarsi
Anche Goretti ha lasciato. Come ripartire?
Dopo aver parlato con lui ho capito che eravamo a fine corsa. Ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme. C’è stato un confronto diretto, poi a cascata è avvenuto tutto il resto. Avrei in ogni caso inserire la figura di Comotto
Bisogna proprio ammazzare il campionato?
Non solo. C’è una società, un club che ha subito una retrocessione. Poi gente che si è destabilizzata da questo risultato. Ora dobbiamo cercare di ricreare entusiasmo, certezze. Poi una squadra competitiva. Di dire che ce la faremo non me la sento. Ci attendono grandi difficoltà, ma ci proveremo fino in fondo
È lecito attendersi qualcosa dal ricorso del Trapani?
Ho letto le carte e posso dire che giuridicamente ci può stare. Ma sapete bene come sono fatto: sto pensando a ricostruire la società e a rimanere concentrato sul mio ruolo perché i tempi sono ristretti
Dove ritiene di aver sbagliato o imparato qualcosa?
Con Roberto non c’è stata alcuna rottura. Mi ci sono sentito ieri, il rapporto rimarrà per sempre splendido. Di errori ne ho fatti tanti, primo quello di aver ascoltato tutti e non fare quel che mi sentivo. Mi vorranno buttare giù dalla torre e far passare per quello che non sono. Abbiamo speso 8 milioni e 700 mila euro e va detto per onestà intellettuale. Non si possono dire falsità e bugie alla gente. Siamo una società forte e sana malgrado avessimo perso una categoria, il che non è certo la fine. Le offerte? Chiacchiere da parte di terze persone, non più sentito nessuno
Tornando a Goretti, lui ha detto che ha riscontrato la non possibilità di creare un contesto da subito vincente. Come la commenta questa affermazione?
Credo si riferisca al fatto che mancassero le energie, poi non so cosa intendesse dire.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com