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La Sir Conad ha una marcia in più per la Coppa Italia. Colaci: “Il rinnovo? Scelta facile”

Scritto da il 20/02/2020
 
Il protagonista del giorno non può che essere Max Colaci, che per altri due anni sarà il guardiano indiscusso della seconda linea. Una scelta fortemente voluta per un giocatore e soprattutto un uomo che in Umbria, dopo gli anni ugualmente fruttuosi di Trento, ha trovato il suo habitat naturale nonché una squadra con cui inanellare una nuova serie di vittorie e trofei. Alla vigilia della partenza per Bologna il libero bianconero ha affrontato diversi temi nella conferenza stampa che ha preceduto l’allenamento pomeridiano.
 
Allora Max, hai rinnovato. Ti chiedo le motivazioni di questa scelta
 
È stato molto semplice. Rimanere qui era il mio desiderio perché sia io che la mia famiglia sentiamo a casa. Ho valutato altre offerte, ma io e mia moglie ci siamo detti: “Dove andiamo a cercare guai da un’altra parte?”
 
Ieri hai vissuto nell’insolita veste di spettatore il vittorioso match di Champions…
 
È stata una partita bella ed intensa. I ragazzi finora meno impiegati sono riusciti a disputare una gara intera. A loro dico bravi, anche perché quando non si ha il ritmo partita non è facile esprimersi ad alto livello. Questa vittoria se la sono proprio meritata
 
E ora nei quarti c’è il Novy Urengoy, squadra russa
 
È un avversario tosto, con molti giocatori che militano nella nazionale russa. Ma per ora mettiamo da parte la Champions, ci sono tante altre partite prima
 
Kazan è fuori, che ne pensi?
 
È stata una sorpresa, anche se tutti avevamo visto che era un po’ in difficoltà, ma può succedere. Non so quali siano i suoi problemi. Era sicuramente una candidata alla vittoria quindi da un certo punto di vista meglio sia uscita, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi e al nostro percorso
 
Da domani inizia un’altra stimolante avventura. La semifinale sarà con Modena, che partita pensi potrà essere?
 
Loro in questo momento giocano veramente bene dopo un periodo difficile che hanno passato a dicembre. Ci aspetta una partita di alto livello e ci sarà da soffrire nei momenti in cui ci metteranno sotto. Servirà pazienza, ma abbiamo le nostre armi. Sarà un pallone a fare la differenza
 
Per conquistare il trofeo quali doti dovranno necessariamente uscire fuori?
 
In Italia devi sempre essere concentrato al massimo. A Vibo ad esempio non eravamo al top e abbiamo rischiato di perdere punti. Così accade se molli di un millimetro. Ci siamo costruiti le nostre certezze crescendo nelle difficoltà; sappiamo cosa fare in questi momenti ed è questo che dovremo far vedere sabato
 
Sarà importante il muro o la difesa?
 
Direi che le cose vanno di pari passo. Certo, se batti male la fase break diventa difficile, specie quando il palleggiatore ha il pallone in testa. Quest’anno sotto questo punto di vista va meglio, poi dipende dagli allenatori. Con Vital lavoriamo su muro e difesa e i risultati si vedono
 
Alla luce dei successi ottenuti finora credi che questa squadra sia veramente forte e perché?
 
Credo che questa squadra sia veramente forte perché ci sono 14 giocatori che possono giocare bene. Ho avuto la fortuna di giocare in tante compagini forti come Trento, non so se questa Sir possa ripercorrerne le orme. Chiaro che devi vincere: puoi fare tanti record, ma se perdi una finale è come se non avessi fatto nulla. Sono fiducioso perché siamo un collettivo molto affiatato
 
Ultimamente sembra che Modena soffra Perugia. Quando sei arrivato accadeva il contrario
 
Li abbiamo battuti altre due volte ma non esiste nessun complesso. Ogni final four è sempre bella ed equilibrata e non ha senso parlare di una favorita
 
I 900 Sirmaniaci potrebbero darvi una bella mano però…
 
Si. I nostri tifosi ci sono sempre. Ci danno una grande mano e lo faranno sempre. Li ringrazio perché capiscono i momenti, soprattutto quelli difficili. Un esempio è la semifinale dello scorso anno, quando eravamo quasi fuori siamo riusciti a recuperare nove punti alla stessa Modena
 
È un peso portarsi a Bologna la striscia di 22 vittorie consecutive?
 
Non è un peso, ma penso agli avversari che vorranno far di tutto per vederci cadere. Certo, arrivare a 24 vorrebbe dire portare a casa il trofeo
 
Qual’è il segreto di questa striscia?
 
Il passaggio fondamentale di inizio stagione, in cui le cose andavano male. Ci siamo detti le cose in faccia e abbiamo riflettuto un po’. Del resto quando si presenta un problema è meglio risolverlo subito. 
 
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
 
 
 
 
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il 20/02/2020.
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