Perugia-Cremonese 3-1. Grifo, un nono posto per sperare, in attesa dell’anno-uno.
Scritto da Redazione il 11/05/2019Una vittoria per concludere col dolce in bocca una stagione piena di alti e bassi. Tre punti per agganciare il nono posto e sperare nelle vicissitudini del Palermo davanti alla giustizia sportiva. Una partita giocata bene, a tratti molto bene dagli uomini di Nesta, forse per acuire il senso di rammarico per le tante gare buttate al vento nella stagione e nell’ultimo periodo in particolare. E una prestazione per cominciare a ragionare sul futuro, a partire dal bilancio della stagione che presto Nesta ha detto farà con la società. Perché, in attesa di sapere se il Perugia rientrerà nei play off dalla finestra, la società e lo staff tecnico dovranno già impostare le linee d’azione per il prossimo anno. Nesta potrebbe restare, specie se anche Goretti rimarrà alla corte di Santopadre. E questo faciliterebbe la programmazione dell’anno-uno, in continuità con l’anno-zero.
Il Perugia contro la Cremonese è partito forte, con pressing alto e reparti corti e Sadiq a fare l’elastico per allungarli all’occorrenza. L’attaccante nigeriano ha fallito un gol dopo due minuti e talvolta si è perso negli aspetti tecnici, ma è rimasto sempre nel vivo del gioco e ha permesso al Perugia di alimentare con costanza il gioco d’attacco. Il bel gol di Vido al 5’ ha indirizzato il primo tempo a senso unico, con la Cremonese sorpresa e contratta, alla vana ricerca del gioco mostrato nella esaltante rincorsa finale che l’ha portata alla soglia della zona che conta. Il Perugia ha giocato con intensità, la manovra a metà campo si è sviluppata fluida e la fisicità di Kouan, preferito a Falzerano e Kingsley, ha dato peso al Perugia a centrocampo, dove Carraro ha dettato i tempi e Dragomir ha lavorato di fino. Verre e Vido (doppietta) sono stati protagonisti lucidi negli ultimi trenta metri. La difesa è stata compatta e si è giovata del gran pressing delle punte sugli avversari, che ha spento sul nascere la manovra cremonese. Questo ha consentito al Perugia per tutta la partita di restare corto e alimentare con continuità la manovra offensiva, anche grazie agli esterni difensivi, Falasco e Rosi, che molto hanno spinto e crossato, anche se non sempre con la dovuta precisione. Così, il tiro di Piccolo che ha pareggiato i conti nel finale di tempo, è sembrato un frutto fuori stagione, venuto ad annullare un meritatissimo vantaggio dei grifoni. La ripresa è stata più combattuta e frastagliata, ma gli ingressi di Han e Falzerano per Sadiq e Dragomir hanno dato energie nuove all’azione biancorossa. Han ha colpito una traversa e spesso ha creato lo scompiglio in area cremonese. Falzerano ha giocato con intensità sulla fascia e da lui è venuto il cross per il gol di Kouan del 2-1 a tre minuti dalla fine, che ha stroncato le velleità dei lombardi, cui non sarebbe bastato nemmeno il pari per i risultati che erano nel frattempo maturati sugli altri campi. Il 3-1 di Vido ha chiuso i giochi e consegnato al Grifo il nono posto. Un piazzamento che suona un po’ come la medaglia di legno, ma che potrebbe riproiettare il Perugia sulla scena dei play off se la giustizia sportiva, una volta tanto, vorrà ristabilire il punto fermo che chi ha truccato i bilanci per partecipare ad un campionato (anzi, a tre) non meritava di partecipare e, dunque, va retrocesso all’ultimo posto. Ferma restando, sempre, l’analisi approfondita e il progetto dell’anno-uno, che là società dovrà fare a prescindere, sul serio e con lungimiranza.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia