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Venezia-Perugia 2-3. Il Grifo cambia maschera: nella patria del carnevale è bello e vincente

Scritto da il 27/02/2019

Dopo il viso triste e truce col Cosenza, la faccia vivace e  sorridente di Venezia. Nella capitale del carnevale, il Perugia  cambia maschera alla vigilia del giovedì grasso. E conferma la tendenza inversa del girone di ritorno rispetto all’andata, con la terza vittoria consecutiva esterna, alternata alle tre sconfitte interne. Una partita convincente, innescata dal gol di Sadiq dopo un inizio difficile del Grifo, in sofferenza soprattutto a sinistra per le incursioni del Venezia. Il gol dell’attaccante nigeriano ha sbloccato mentalmente i grifoni, da allora in poi in grado di proporsi con autorevolezza in avanti. Bene il nuovo innesto Carraro in regia, giovane di personalità e capace di dettare i tempi delle giocate. Bene Sadiq che ha toccato tanti palloni e, pur sbagliandone alcuni in modo goffo, ha tenuto su la squadra anche sui rinvii casuali e sulle palle sporche, offrendo a Verre e Melchiorri anche palle preziose. Molto bene  a destra Mazzocchi e Falzerano, non altrettanto la corsia di sinistra, con Felicioli anello debole del meccanismo, preso in mezzo sistematicamente da Zampano e Segre. Felicioli non solo ha commesso un grave errore di valutazione sul secondo gol dei veneti, ma ha anche influenzato in negativo ala prestazione di Dragomir: non a caso, i gol dei veneti sono nati dal lato sinistro dello schieramento perugino. E, poi, la qualità, imprescindibile per il Perugia,  di Verre e Melchiorri, non solo in occasione dei due gol nel finale di primo tempo. Ma stasera, Felicioli a parte, sugli scudi va anche il reparto difensivo, con Sgarbi e Mazzocchi autorevoli e tempisti sulle palle alte. E Gabriel, decisivo sul rigore di Bocalon e sulla ribattuta ravvicinata di Vrioni. Insomma, una prestazione positiva dei singoli e della squadra. Con le solite amnesie difensive e, in certi momenti, una gestione del gioco non ottimale: specie nella ripresa, col Venezia sbilanciato tatticamente e tanti spazi a disposizione, palleggiare  con maggiore precisione ed efficacia avrebbe consentito di chiudere i giochi senza le sofferenze del finale. Però, la vittoria è indiscutibile, anche perché il Venezia ha confermato tutte le sue attuali sofferenze. Il Perugia ha avuto il merito, una volta tanto, di approfittare con cinismo delle difficoltà dell’avversario. Confermando le sue potenzialità dalla metà campo in su, dove in certi frangenti sa essere irresistibile. Ma, anche, le sue fragilità difensive, lato mancino, figlie soprattutto del mancato intervento sulla rosa al mercato di gennaio. Ora che il trend fuori è diventato sontuoso e quello casalingo a dir poco deficitario, arrivano due partire al Curi. Salernitana e Verona, non proprio due comprimarie, ma due avversarie in chiave play off. Serviranno tutte le migliori qualità dei grifoni per riprendere  la marcia in casa, indispensabile per i traguardi dichiarati. E per evitare ai tifosi ulteriori docce scozzesi.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 27/02/2019.
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