SIR..ragionevole- Le truppe dello Zar annientate a Perugia. Ritirata sulle dolci note a tempo di bolero…
Scritto da Raffaele Garinella il 12/11/2018
Una Sir stratosferica annichilisce Modena, scacciando dalla mente quei fantasmi che l’avevano tenuta prigioniera della farlocca convinzione di avere come bestia nera… un canarino.
Ci sono voluti cinque anni per rinchiudere in gabbia il giallo pennuto. Leon ed Atanasijevic hanno provveduto a posizionare sulla gabbietta del canarino un panno, impendendone il canto obnubilante.
Lo Zar accompagnato in campo dai suoi Generali, su tutti l’ex Anzani, ha dovuto marciare in ritirata dopo quattro set. Proprio Anzani è apparso fuori partita, autore di una prestazione opaca e sottotono.
All’ombra della Ghirlandina, tra un piatto di tortelli ed un buon bicchiere di lambrusco i canarini potranno riordinare le idee, in attesa di nuove battaglie. Una cosa l’hanno compresa con assoluta certezza: Perugia è forte, incredibilmente.
Lo sapeva Velasco, le cui parole hanno avuto il suono profetico di una sentenza, amara per Modena, dolce per Perugia.
“Perugia è forse la squadra più forte”, aveva dichiarato l’allenatore degli emiliani ad inizio partita, ricordando Ubertino da Casale in uno dei suoi sermoni a Guglielmo da Baskerville.
Se lo dice un vincente come lui, qualcosa vorrà pur dire. Prendano nota lungo la via Emilia.
La verità,-aggiungiamo noi-, alberga nel mezzo: la Sir è straordinariamente forte, ma per i giudizi definitivi servirà tempo.
Le nubi di inizio stagione, l’amaro esordio in Coppa Italia, vinta proprio da Modena, avevano sollevato qualche dubbio sul roster perugino.
Dubbi frantumati dagli ace di Leon, Lanza e Magnum, dalla regìa di De Cecco, dalla sapienza di Colaci, e dalla grinta che tutti, ma proprio tutti, hanno messo in gioco.
Regnare con diritto, questo il sogno di tutti gli appassionati perugini, desiderosi di voler festeggiare tanto quanto la scorsa stagione. Nel frattempo giusto celebrare la vittoria di una grande battaglia. Non lo sentite il suono della dolce melodia che imprime ritmo a tempo di bolero?
Somiglia tanto a quella che fu dedicata ad una contadina della città di Guantanamo. Battaglie per l’indipendenza, Modena è caduta, dopo cinque anni. L’incantesimo psicologico è spezzato, il sortilegio è svanito. Niente sarà più come prima, lo hanno capito anche lo Zar ed i suoi Generali.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com
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