In…sidecar-pensieri e opinioni sul Perugia. Dopo aver pescato triglie, Il Grifo caccerà anche gli squali?
Scritto da Raffaele Garinella il 07/11/2018
Prendi una bottiglia, dobbiamo brindare alla salute del nostro amato Grifo, e alla prima vittoria in trasferta.
Brindiamo alla vittoria, certo, in alto i calici, dunque, ma non lasciamoci troppo andare ai festeggiamenti. Venerdì arriva il Crotone.
Gli squali, come hai definito i calciatori rossoblu, imbottiti di ex, da Martella a Molina, fino a Faraoni. Troppi ex in questo periodo.
Ha poca importanza, dobbiamo conquistare altri tre punti. Una vittoria prima della pausa è un toccasana psicologico.
Qual è l’obiettivo del Perugia? Cos’è cambiato in questa settimana?
Assolutamente nulla! L’obiettivo resta la conquista della salvezza. Prima arriverà, prima si penserà ad altro. Il Perugia deve evitare alti e bassi, gare a strappi. Deve acquisire costanza e concretezza per tutti i 90 minuti.
Abbiamo rischiato di capitolare sotto i colpi del “genio” Diamanti.
Sì, con una precisazione non di poco conto: la lampada l’abbiamo strofinata noi, siamo stati causa del nostro male. Diamanti ha segnato due reti, ma non grazie alla devastante manovra amaranto. Un gol è nato da gravissimi errori difensivi, innescati da un gravissimo errore di Verre a centrocampo, l’altro grazie ad un calcio di rigore impacchettato come un dono da Cremonesi e Gabriel.
Hai definito “triglie” i livornesi. Hanno abboccato a quale amo?
“Triglie” perché la loro mascotte, che ama sfilare come il nostro “Pegrì” durante le gare in casa, è appunto una triglia. In realtà non hanno abboccato a nessun amo, siamo stati superiori al Livorno per 30 minuti del primo tempo e per l’intera ripresa.
Esatto! Senza quel quarto d’ora infausto, avremmo disputato una gara esemplare. Nesta fa bene ad arrabbiarsi? Io dico che dovrebbe, talvolta, arrabbiarsi di più.
Fa bene, eccome. Queste amnesie difensive degne dello smemorato di Collegno farebbero arrabbiare anche i frati di Assisi. Dagli errori si impara, è vero, ma a tutto c’è un limite. Reperita iuvant, ma fino a un certo punto.
Adesso è chiaro anche il paragone tra triglie e squali. Se con le triglie hai potuto reagire, un morso di squalo fa molto male. Può essere letale…
Budimir, Simy, Firenze, Stoian, Benali, Rohdén… non puoi sbagliare. Un errore lo paghi a caro prezzo, le rimonte contro questi “squadroni” sono imprese assai complesse.
Come cambia il Crotone con Oddo? Convinto del cambio tecnico?
Il Crotone di Stroppa mi piaceva, giocava bene, forse ha pagato tanto alla sfortuna. Personalmente non lo avrei esonerato. Oddo è passato al 4-3-3, Stroppa adoperava il trequartista. È una squadra costruita per vincere.
Come mai arrancano? Sulla carta sono fortissimi.
Alcuni calciatori sono rimasti mentalmente in serie A. Non si sono ancora completamente calati nella nuova realtà. Auguriamoci che lo facciano dopo la sosta…
La vittoria sarebbe fondamentale perché aprirebbe nuovi scenari e ci proietterebbe verso una classifica interessante. Hai accostato Nesta a Martin Brody.
Forse avrei fatto meglio ad accostarlo a Mike Di Donato, l’italo-americano interpretato da Franco Nero.
Certo, quello sì che era un “cacciatore di squali”. Nesta prenda esempio.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com