Festeggia, popolo del Grifo, è tornato Marco Moscati
Scritto da Redazione il 07/07/2018Il Grifo non voleva più impigliarsi, voleva aprire le ali dopo anni in gabbia.
Lo stadio era invaso da quel profumo che si distingue nelle sfide memorabili, come quella che si disputò su quel campo in cui 11 leoni biancorossi, con la loro tenacia completarono uno splendido quadro di una stagione che si annunciava un feroce combattimento tra squadre di grande tradizione e che si rivelò una favola biancorossa.
E quella lettera, rimpianta ed invocata, fu gridata: B.
Al 18° di Perugia vs Frosinone del 4 maggio 2014 l’estroso livornese ricevette palla e scaricò un fendente che si adagiò nella rete ciociara. Agli avversari Marco Moscati dedicò una freccia avvelenata, mentre un boato assordante scoppiava al Curi per l’esultanza derivata da quella rete risolutiva.
Non si trattenevano più i tifosi, consapevoli di quanto significasse per loro il superamento di quella linea da parte della sfera. Marco Moscati incarna un miscuglio d’emozioni incancellabili che bussano all’uscio dei perugini .
Ed ora ha nuovamente posto la sua firma sul rapporto di schiettezza e gratitudine con la famiglia biancorossa.
L’attaccamento alla maglia di Moscati non si è limitato a quel 4 maggio 2014, ma si è protratto per tutta la durata della sua avventura al Grifo.
È stato elogiato con parole di miele anche in questi 4 anni di lontananza da Perugia, nostalgica nel vederlo indossare una maglia diversa, ma sempre speranzosa di rivederlo all’opera con il Grifo stampato addosso.
Quella malinconia dei supporters si è concretizzata nella complessa trattativa che ha sancito la cessione di Moscati dal Novara al Perugia.
Un trasferimento desiderato dal duttile ragazzo, che ha firmato un contratto triennale e che potrà essere colui che, avendo sperimentato lo smisurato cuore di Perugia, aiuti ad ambientarsi chi si approccia alla realtà biancorossa.
E chissà, che non si decida di fregiarlo con la fascia di capitano.
Riccardo Russo