Il monito di Breda: “Ripartiamo”

La buona notizia riguarda invece Magnani, pronto a riprendersi il posto nei tre di difesa: “È convocato e potrebbe anche partire dall’inizio. Del Prete e Belmonte? Stanno benino”.

Doveroso un passo indietro: “Quando si analizza una partita si è il più possibile oggettivi, sia sotto l’aspetto del comportamento psicologico che su quello tecnico tattico. Dopo il due a zero  pensavamo fosse chiusa, invece siamo andati in tilt. Per la prima volta sul piano fisico siamo poi andati in difficoltà. Ci sono stati tanti errori di concetto, specialmente in situazioni in cui solitamente facciamo meglio e che domenica abbiamo sbagliato completamente. A volte gli episodi influiscono sulla psicologia. Dobbiamo guardare avanti e giocarci al meglio queste cinque gare, con lo spirito di chi vuole ripartire. La posta in palio è altissima, cerchiamo di trasformare questa rabbia in qualcosa da prenderci sul campo”.

La forza morale del Grifo nemmeno questa volta deve essere in discussione: “Questo gruppo si è sempre risollevato e anche in questa circostanza dobbiamo essere pronti a farlo. Sarebbe un peccato non ottimizzare al meglio questa classifica. Ci giochiamo tanto e dobbiamo farlo a prescindere dal resto. Chi si piange addosso è morto. Noi cerchiamo una prestazione importante”.

Eppure il lavoro del tecnico, prima del derby, aveva riscosso consensi pressochè unanimi: “I meriti sono divisi tra squadra e staff. Le rose in serie B sono ottime, ma non bastano i nomi, bisogna diventare una squadra. Poi sono i ragazzi che vanno in campo, l’allenatore deve trovare un linguaggio comune che esalti le caratteristiche del gruppo”.

Breda come sempre non si sbilancia sulle scelte di formazione: “Ad Ascoli col tridente? I numeri sono relativi. Ho due attaccanti centrali e due mezzepunte. Siamo sempre a trazione offensiva”.

Tornando alla straregionale, il tecnico esprime un piccolo rammarico: “Avrei preferito giocarla con qualche alternativa in più, ma non sono per trovare scuse, ma soluzioni. Ci giochiamo qualcosa di importante e lo facciamo con chi c’è. È troppo importante poterlo fare. Aver perso Dellafiore è stato un colpo per tutti ma dobbiamo giocare e pensare come possiamo fare. A volte possiamo avere risposte positive o negative, ma noi non possiamo permetterci di regalare nulla, chiunque siamo”.

Chiosa finale sull’Ascoli, prossimo avversario: “Sarà una gara di motivazione. Loro giocano un calcio molto aggressivo in casa, ma sappiamo i punti forti e deboli. Ci sarà da combattere il punto di vista ambientale e come sempre avere equilibrio”.

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com