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Il Perugia ad Avellino senza Bandinelli e Gonzalez. Breda ci crede: “Ora sappiamo meglio cosa fare”

Scritto da il 08/04/2018

L’occasione è ghiotta. Espugnando il Partenio il Perugia potrebbe riaprire clamorosamente la lotta per la promozione diretta, ma è chiaro che tra il dire e il fare ci sono diversi ostacoli di mezzo. Lo sa perfettamente Roberto Breda, che alla vigilia dell’incontro predica la massima concentrazione nonostante i risultati delle dirette concorrenti siano nettamente a favore dei biancorossi. Questo perchè in primo luogo l’Avellino ha cambiato da poco guida tecnica affidandosi a Claudio Foscarini ed in secondo luogo il tecnico biancorosso non potrà contare su tre giocatori come Pajac, Bandinelli e Gonzalez.
Breda inizia la conferenza mettendo tutti sull’attenti:“I risultati di ieri? Non mi interessano. Penso solo all’Avellino, il peggior avversario possibile al momento avendo cambiato allenatore. Non si sa come potrebbero stare in campo e come si comportano sui calci piazzati”.
Tre dunque gli indisponibili che non figureranno tra i convocati: “Bandinelli non è tornato in gruppo, Gonzalez non riesce a trovare continuità negli allenamenti, mentre Pajac procede bene. Preferisco che vi rivolgiate allo staff medico per ulteriori informazioni”.
Forscarini è il tecnico che Breda ha incontrato di più in carriera: “Siamo amici. E’ una bravissima persona e un ottimo tecnico. Negli anni ha fatto sempre bene”.
Top secret modulo e formazione: “Abbiamo provato più alternative in settimana e non ho deciso del tutto. Voglio ragionare su alcune indicazioni. Bianco e Colombatto insieme? Possono coesistere benissimo, possiamo avere alternative di gioco interessanti”.
Si respira un clima diverso rispetto ad un girone fa: “Quando ho scelto Perugia sapevo che la piazza era importante, così come questo gruppo. E’ chiaro che voglio provare a far di più a prescindere da dove sono. Ogni stagione ha una storia a se. Stiamo bene, questo è un gruppo molto mentalizzato, che si diverte a far fatica. Cerco di concentrarmi sull’avversario e migliorare quanto sia possibile”.
Ora i tifosi sognano: “E’ legittimo che lo facciano. Noi dobbiamo fare le cose giuste. Il gruppo è mentalizzato sulla gara e non possiamo permetterci di sottovalutare gli avversari. Il rischio è quello di perdere l’equilibrio e la difficoltà di vincere con chiunque. Starà a noi far sì che il sogno rimanga vivo, così come andare noi in campo per raggiungerlo. Il pericolo è quello di un appagamento che non ci deve essere”.
Quale differenza tra una grande squadra e una squadra vera? “La prima è quella che ha vinto, la seconda quella che ha la consapevolezza di poter vincere con chiunque, in cui chi entra fa sempre bene, cosa non certo scontata”.
Infine, ecco quale partita si aspetta il tecnico domani sera: “Mi aspetto una via di mezzo tra Cesena e Vercelli. Sarà importante verticalizzare subito e meglio. Come ambiente penso sarà come Vercelli, da battaglia. Rispetto all’andata sappiamo meglio cosa fare”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
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il 08/04/2018.
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