Grifo, vittoria di cuore e carattere. Longo e la serie nera con il Perugia. Martedì al Curi è previsto l’arrivo di “Burian”. Se è vero che con il vento gli “aironi” si fermano, Del Prete e compagni non si lascino infilare.
Scritto da Raffaele Garinella il 25/02/2018Il Perugia si conferma “bestia nera” per Longo, che pur cambiando panchina, non riesce a cambiare il risultato. Il Perugia vince, ma soprattutto, convince. Lo scorso anno contro la Pro Vercelli, quest’anno contro il Frosinone, dodici punti per il Grifo, zero per l’ex difensore del Torino. Magari andrà in serie A con i ciociari, ma dovrà raccontare ai nipotini che il Perugia lo mandava in tilt. Secondo lui il cartellino rosso a Soddimo ha condizionato la partita. Può essere, ma intanto sarà bene ricordargli che il Perugia aveva riequilibrato l’incontro in undici contro undici, e che l’espulsione, è parsa sacrosanta. Come sacrosanto è stato il predominio del Perugia nella ripresa, che non solo ha vinto su un campo mai violato, ma ha disputato forse la migliore prestazione esterna della stagione. Cerri si conferma sempre più centravanti moderno, mai egoista e sempre più funzionale al gioco di squadra. Del Prete pare a proprio agio nella nuova veste di leader difensivo, e Magnani continua a stupire in positivo. Il difensore ex Siracusa ha concesso agli avanti del Frosinone solo briciole. Il capitano merita due parole in più: limitato da alcuni infortuni, ha dimostrato, anche ai più scettici, se mai ce ne fosse bisogno, di possedere un’intelligenza tattica di categoria superiore. La classe, come si dice, non è acqua. Classe che assiste anche lo svedese Gustafson, salito in cattedra nella ripresa, dopo un primo tempo in sordina. Dopo aver preso le misure agli avversari e capito meglio Colombatto,-che spesso gli si sovrapponeva,- ha cominciato, con la sua invidiabile calma, a sciolinare una serie di giocate poco appariscenti ma molto efficaci. Breda fa sapere che il difficile viene adesso. A proposito di Breda, ci si chiede se sia ancora di incerto destino. Se continuerà a conquistare punti fondamentali, continui pure, il tecnico trevigiano ad essere in bilico. Martedì è dietro l’angolo, arriva il Brescia,- “Burian” permettendo-. Con queste correnti gli “aironi” non possono volare. I difensori biancorossi, nelle ultime stagioni troppo spesso infiliati da Caracciolo, sono avvisati. Saranno chiamati ad una prestazione importante, proprio come le ultime, per annullare gli attaccanti delle rondinelle, e costringerli ad un digiuno in zona gol, ad una forzata attesa. Dopotutto, l’attesa del piacere, è piacere stesso. Quella che dovrà avere Longo, per lui ancora non è giunto il tempo di battere il Grifo.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com