Falco emigra in Abruzzo, vestirà la maglia del Pescara
Scritto da Redazione il 21/01/2018
Si è conclusa anzitempo, con la risoluzione del prestito dal Bologna, la sfortunata avventura con la casacca del Perugia del fantasista Filippo Falco. Con l’arrivo dai felsinei del rifinitore salentino, prelevato negli ultimi giorni di mercato estivo, la società biancorossa sferrava un gran colpo, certificando le proprie ambizioni nel tentare il salto di categoria.
Nel corso della torrida estate perugina, si erano presentati al Curi molti elementi di livello tecnico assoluto.
Santopadre e Goretti venivano incensati dalla tifoseria per aver superato le altre pretendenti nella corsa all’ex beneventano, definito un autentico top player per la cadetteria.
Falco nel Grifo di Giunti avrebbe dovuto essere il fulcro dello schieramento disegnato dal tecnico tifernate.
Ma il numero 20 non era arrivato nelle condizioni atletiche adeguate per reggere i ritmi di un’intera gara, perciò inizialmente gli erano stati concessi degli scampoli di partita.
Quando, al sopraggiungere dell’autunno, le foglie hanno cominciato a cadere al suolo dagli alberi, anche il Grifo è crollato nel baratro e Falco faticava ad emergere, insidiato dalla concorrenza del vivace Buonaiuto e tormentato dai persistenti problemi fisici che gli hanno fatto mostrare a Perugia solo qualche sprazzo del suo indiscutibile talento.
La rete contro l’Ascoli, che ha sbloccato a favore dei grifoni un incontro congelato, è stato l’unico bagliore dell’esperienza di Falco in terra umbra.
Ma dopo quel fortunoso successo il ragazzo è caduto definitivamente nell’oblio: il subentrato Breda ha modificato l’assetto tattico del suo Grifo in svariate occasioni e il numero 20 non ha più trovato una sua precisa collocazione sul terreno di gioco.
Era quindi preventivabile una sua partenza dal capoluogo umbro, soprattutto alla luce del nuovo modulo adottato da Breda: il 3 5 2 che non prevede la presenza del trequartista.
Falco è passato ufficialmente al Pescara, alla corte di Zeman dovrebbe percepire un ingaggio cospicuo e potrà testare le sue qualità nell’iperoffensiva formazione abruzzese.
Il sapiente boemo saprà esaltare certamente le attitudini offensive di Falco che a Perugia lascia il rammarico di non aver rispettato le aspettative dei tifosi, che gli avevano riservato un’accoglienza calorosa.
La stella di Falco non ha quasi mai brillato sui cieli dell’Augusta Perusia e così Falco, diventato ingombrante, ha preparato le valigie in silenzio.
Riccardo Russo