“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica.

Se ci limitassimo alla lettura del punteggio, verremmo colpiti da un’ansia difficile da elaborare soprattutto in vista della prossima partita. È il caso, allora, di non lasciarsi influenzare dal risultato perché il Perugia ha retto abbastanza bene, almeno fino ad un certo punto della partita,- fino al 4-3 per essere precisi-, contro un avversario di categoria superiore. Un generosissimo rigore decretato dall’arbitro Nasca ha, di fatto, chiuso la contesa. Sul 5-3 i grifoni hanno mollato psicologicamente la gara, subendo altre tre reti evitabilissime. Ma, come detto, la mente dopo la quinta rete dei friulani deve essersi inconsciamente proiettata sulla delicatissima sfida contro l’Ascoli. Indicazioni positive e negative per Breda da analizzare accuratamente in vista del posticipo di lunedì. Su tutte, l’importanza di Cerri, abile nel costruire spazi vitali per il compagno di reparto di turno. Da sottolineare la tenacia di Bianco, bravo in fase di non possesso quanto in quella di possesso, e la voglia di rilancio di calciatori, fino a questo momento poco impegnati, come Mustacchio e Falco. Proprio sull’ex Benevento vorremmo aprire una parentesi: le azioni più pericolose le ha create quando si è spostato sulla corsia esterna. Da destra è nato il cross per il secondo gol del Perugia mentre un suo tiro, partito sempre dalla medesima corsia, stava per beffare Scuffet. Che sia forse il caso di schierarlo come esterno? Valuterà Breda. Le indicazioni negative riguardano la fase difensiva. Zanon non ha fornito una prova convincente e Pajac è stato meno brillante che in altre occasioni. L’Udinese ha costruito i maggiori pericoli attaccando la corsia mancina, quella difesa da Zanon, per intenderci. Breda avrà compreso come affrontare l’Ascoli a viso aperto potrebbe rappresentare un azzardo. I bianconeri marchigiani adottano il medesimo schema tattico dell’Udinese. Bisognerà saper attendere il momento migliore per colpire l’avversario ed affondarlo. Una partita da “dentro o fuori”, come quella di coppa, contro avversari bianconeri, proprio come quelli di coppa, con la speranza, questa volta, che l’epilogo sia differente. Morale: sconfitta da record, ma dalle sfaccettature variegate, in fondo al grifo interessa il campionato ed è quella con l’Ascoli la partita da non sbagliare per non vanificare il risultato del derby.

Scritto da Raffaele Garinella
il 30/11/2017.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, Primo Piano.