La Sir Conad vuole suonare la sesta sinfonia. Capitan De Cecco: “Dipenderà tutto da noi…”
Scritto da Redazione il 04/11/2017Questa Sir Conad non vuole porsi limiti. L’avvio strepitoso di stagione, culminato nella conquista della Supercoppa, della Final Four della Coppa Italia e della testa della classifica in Superlega (fatto mai verificatosi fino ad ora), non è sufficiente a questa squadra, che ha dimostrato di averci preso gusto di voler continuare a fare bene. Il match di domenica a Frosinone contro Sora segnerà l’inizio di un tour de force che porterà i Block Devils a scendere in campo anche in Bielorussia per il preliminare di Champions. Luciano De Cecco, intervenuto nella conferenza stampa del venerdì, si mette alle spalle il passato e si getta a capofitto nei prossimi importanti e molteplici impegni.
Queste prime partite hanno denotato un cambio di mentalità. Puoi spiegarci nello specifico quali sono stati i miglioramenti secondo te?
Sono oramai quattro anni che sono qui ed è oramai studiato che allestire squadre con i singoli non porta da nessuna parte. L’esperienza ci ha fatto capire che sono altre le strade da percorrere, lo abbiamo capito noi e lo staff. Questo è un momento importante per una società seria che ha ancora tanto lavoro da fare.
Domenica è in programma un testa coda piuttosto importante. Come si affronta?
Ieri ci siamo presentati in palestra con il solito spirito e metteremo in campo tutto per poter vincere. Sappiamo di dover migliorare ancora tanto, ma cercheremo anche a Frosinone di imporre il nostro gioco.
Proprio il match con i ciociari potrebbe essere l’opportunità di andare in testa anche in termini di punti visti gli scontri diretti in programma…
Quello che fanno gli altri mi interessa onestamente poco. Conta il fatto che noi possiamo fare molto bene. Siamo solo agli inizi e questo primo posto non vuol dire nulla. Abbiamo tante partite e trasferte in programma e parlare di questo ora non serve a nulla.
Parlaci di questi primi mesi da capitano…
Portare la fascia è un onore ma non cambia il mio modo di approcciare alla pallavolo. Penso solo a dare il massimo e che la squadra mi segua perché sappiamo di poter fare molto bene.
Cosa puoi dirci del tuo “vice”, James Shaw?
Lo conoscevo già, ha uno stile di gioco diverso dal mio ma può dare un cambio di gioco importante. Anche a muro è molto bravo e credo che in questa squadra possa starci bene. Mi auguro che possa andare a giocare ed esprimere le sue potenzialità nel tempo.
Cosa vi ha dato in più l’ingresso di Colaci?
Max ci dà una sicurezza in più, senza nulla togliere a Bari e Tosi. Lo scorso anno non abbiamo avuto problemi tecnici, ma avere un libero del genere fa sì che abbiamo una maggiore intesa soprattutto in ricezione.
Come affrontare questo tour del force oramai alla porte?
La concentrazione dovrà essere massimale. Torneremo a Perugia giovedì e servirà un approccio importante perchè Sora e Minsk non avranno nulla da perdere contro di noi.
Considerazioni finali su Aaron Russell, tornato davvero su ottimi livelli, come se non si fosse mai infortunato…
Si sa che gli americani sono molto attenti ai dettagli. È tornato con molta più tranquillità, mi auguro che non accadano più cose simili perchè vederle da vicino non è bello.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com